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ZAMPARINI VORREBBE APRIRE AL MONDO CALCISTICO AFRICANO
 

 

 

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini  per far tornare competitiva la serie A: propone di  rendere possibili i trasferimenti in Italia dei calciatori africani e caraibici.

 

Dopo l’esplosione di Afriyie Acquah (finalmente aggregato alla prima squadra in pianta stabile) e del quale noi di rosanerosiamonoi avevamo chiesto di schierarlo come titolare già dall'nizio del campionato,

 

 

 

 

(Apriamo una parentesi per dire che al giocatore è stato correttamente rinnovato il contratto fino al 2016)

 

Zamparini vorrebbe aprire questa strada ed ha fatto in Lega la proposta che venga applicato il trattato di Cotonou, sottoscritto nel 2000 dall’Unione Europea e che sancisce un accordo di partenariato con la confederazione dei Paesi africani e dell’ex Commonwealth, favorendo l’ingresso in Europa di lavoratori provenienti da queste nazioni e aventi un regolare contratto di lavoro.

 

 

 

 

 

Tra le nazioni africane di questo accordo ci sono quelle di calcisticamente più rilevanti,  ed alcuni giocatori provenienti da queste nazioni giocano con profitto nelle squadre europee.

 

 

 

 

Dal Ghana sono arrivati Essien (Chelsea), Asamoah (Udinese), Boateng (Milan) e Gyan (Sunderland) dal Camerun  Eto’o (Inter), dal Mali  Sissoko (Juventus) e Kanoutè (Siviglia) dalla Costa d’Avorio i fratelli Tourè (Manchester City), Kalou e Drogba (Chelsea), e tanti altri dal Sud Africa, Nigeria, Senegal e  così via  dove sembra che il calcio stia crescendo mettendo in mostra  giovani talenti.

 

 

 

  

C'è da dire che negli ultimi dieci anni le maggiori federazioni calcistiche europee hanno recepito questa direttiva ma non l'Italia , ed ora giustamente Zamparini spinge perché anche la FIGC si adegui al più presto.

 

 

 

Il suo discorso, riportato da "La Gazzetta dello Sport", trova una sua giustificazione  proprio dalla valorizzazione del giovante talento del Palermo, Acquah e Zamparini così spiega questa sua proposta: "Il ragazzo è bravo e mi hanno proposto altri suoi connazionali di valore, ma ho dovuto alzare le mani a causa delle nostre norme restrittive. Ma è ora di cambiare. La prossima assemblea di Lega chiederò ufficialmente che la nostra federazione applichi il trattato di Cotonou, così come da anni fanno già in Francia, Spagna e Germania. Poi ci stupiamo se il nostro calcio perde colpi. Non dobbiamo chiuderci, - ha proseguito il patron del Palermo - il nostro calcio rischia di perdere sempre più qualità. Ma se non ci ascolteranno passeremo presto ai fatti. Se un calciatore africano si rivolge alle Autorità è scontato che gli venga data ragione. Ma io sono sicuro che non arriveremo a questo. Apriremo prima le frontiere".

 

E questa considerazione fa il paio con l’altro caso spinoso di cui si discute da tempo in Lega, il ritorno alla norma che consente di acquistare due giocatori extracomunitari dall’estero, che era stata modificata dal presidente della FIGC Abete dopo la disfatta italiana ai Mondiali in Sud Africa (il numero era sceso da due ad uno).

 

"Sono fiducioso - ha concluso Zamparini - che il Consiglio federale torni ai due extracomunitari nella prossima stagione. I problemi della Nazionale non nascono dagli stranieri. Piuttosto la Figc ci aiuti a valorizzare i nostri giocatori italiani".

 

Che tutte queste iniziative non siano riuscite a risolvere il problema Nazionale e se guardiamo la rosa dell'Inter certamente bisognerà dire che è stato un vero fallimento, in rosa i giocatori italiani si trovano con il lanternino.

 

Altro fatto positivo potrebbe essere anche una calmierizzazione dei prezzi di acquisto dei giocatori visto quello che costano i sudamericani e che poi non sempre dimostrano di valere il prezzo pagato in campo.