Serie A - Zampa attacca "Abete, dimettiti!"
Italpress - dom, 25 lug 16:20:00 2010
Secondo il presidente del Palermo Maurizio Zamparini: "C'è bisogno di rifondare, serve un calcio equilibrato e vogliamo farlo nella legalità". Sotto accusa la decisione di ridurre da subito da due a uno il numero di extracomunitari che le società possono ingaggiare.

"Abete a nostro avviso si deve dimettere".
A dirlo è il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, nel corso di un'intervista a Radio1.
"Bisogna rifondare un calcio equilibrato e vogliamo farlo nella legalità - aggiunge -. Non vogliamo soprusi da parte della Federazione.
Chi al posto del presidente federale? Magari lui stesso, ma vanno ridisegnate posizioni e regole.
Non è logico che Moratti venga squalificato perchè va a pranzo con Preziosi. Dobbiamo cogliere l'occasione della crisi per rinnovarci, in meglio".
Il nodo è sempre quello, la decisione da parte del Consiglio Federale di ridurre da subito da due a uno il numero di extracomunitari che le società possono ingaggiare.
Una decisione sulla quale la Figc non ha intenzione di tornare: "Non vogliamo litigare con nessuno, specie con la Federazione, ma vanno ristabiliti gli equilibri - ribadisce Zamparini -.
La serie A da sola produce il 95% delle entrate economiche, ma di fatto non conta. Quando è arrivata calciopoli invece di punire istituzioni sono state punite le società, cui è stato tolto il diritto di veto.
Noi contiamo solo per il 17% dei voti, c'è uno squilibrio che va rimesso a posto. Senza litigare".
Secondo Zamparini l'Italia deve adeguarsi alle altre nazioni sul tema degli oriundi: "Le nazionali europee assimilano gli extracomunitari, vedi Germania, Francia etc.
Noi - continua - dobbiamo adeguarci se vogliamo correre al loro livello. Io non sono contento di prendere stranieri, io li prenderei tutti italiani.
Stiamo investendo nel settore giovanile, ma da 7 anni a Palermo nessuno della Primavera ha giocato in serie A, neanche uno.
E non siamo scarsi, perchè due anni fa abbiamo vinto il campionato, ma manca quella moltitudine da cui tirare fuori campioni. In Argentina escono fuori ogni anno 3-4 'aspiranti Messi', in Italia uno ogni cinque anni...".
"La Nazionale? Spazio agli oriundi come Amaurì - continua il Presidente - altrimenti non vinceremo mai niente.
Limitare gli extracomunitari è come nascondersi dietro un dito, si crede di rivalutare gli italiani ma ora non è come un tempo perché gli italiani che si dedicano al calcio sono sempre meno.
Non possiamo competere con il Sud America e in questo modo - conclude Zamparini - avremo tanti italiani ma saremo sempre ultimi".