

Intervenuto a Radio Anch'io Sport, il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha parlato del campionato disputato finora dai rosanero, soffermandosi poi su Pastore e Simplicio: "I nostri obiettivi? La Champions?Tra un mese vedremo.
La stagione si delinea a marzo, noi scendiamo sempre in campo per vincere.
Io, comunque, sono già contento oggi. E' stata una fortuna aver trovato Delio Rossi libero. Sta lavorando molto bene, ha grande fiducia in se stesso. Non trasmette nervosismo alla squadra, ma dà serenità.
Pastore? Io lo vedo come uno dei più grandi centrocampisti dei prossimi 5 anni. In Argentina giocava nell'Huracan, gli hanno rapinato lo scudetto all'ultima giornata, non era certo un ragazzo delle giovanili.
Lì era una stella, era considerato un fenomeno a 18 anni. Non ha solo doti tecniche, ma sa già gestirsi come un uomo. Sa comportarsi nonostante la giovane età.
Simplicio? Se dovesse andare in una società in cui gli danno più soldi lo capirei, gli vorrò bene lo stesso per tutto quello che ha fatto in questi anni per il Palermo. Se ci ripensa, ne saremmo felicissimi".
Intervistato dal Giornale di Sicilia, l'agente di Fabio Henrique Simplicio, Gilmar Grimaldi ha parlato del suo assistito e dell'attaccamento che il giocatore brasiliano ha di Palermo: "Fabio ama Palermo e nulla potrà mettere in discussione il legame che c’è stato e che c’è fra lui e la città.
Sono felice per lui ed ai palermitani dico di sostenelo perché continuerà a dare il massimo, per uno o per novana minuti a partita. Non farà polemiche, non è nel suo carattere, Fabio è un ragazzo troppo buono.
Con Pastore non c’è nessun dualismo, l’argentino è un grandissimo calciatore, ma Simplicio può giocare in arie zone del centrocampo ad alti livelli. Fabio sarà uno dei protagonisti da qui alla fine, può regalare ai rosa la qualificazione alla prossima Champions.
Ha continuato Gilmar Grimaldi, parlato del futuro del suo assistito: "Lo voleva l’Inter, lui è restato con l’obiettivo di finire in bellezza e magari andare ai Mondiali.
Il tempo delle polemiche è finito da quando mi sono preso la responsabilità di pensare ad un altro futuro per Fabio. La scelta è stata più mia, ma il calciatore, che per me è come un figlio, l’ha accettata.
E’ chiaro che il Palermo non ha mai offerto uno stipendio di un milione e duecentomila euro. La prima offerta era un biennale da settecentomila euro. La seconda, presentata solo al calcatore e non a me, un triennale da novecentomila euro".