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SABATINI A TUTTO TONDO SUL PALERMO E SUL SUO MOMENTO
Palermo: Sabatini su Rossi, Zenga, Miccoli e Calciomercato
Fonte: Intervista di Leandro Ficarra per Mediagol.it

Direttore Sabatini, come un fulmine a ciel sereno è arrivata la squalifica di Miccoli per due giornate, piove sul bagnato.
"Io non credo che Fabrizio abbia proferito insulti o frasi totalmente irriguardose. Certamente ha detto qualcosa rispetto all'ammonizione che è stata riservata a Liverani a tempo scaduto e credo che abbia fatto rilievo sulla dinamica dell'azione del rigore non concesso, ma non credo sia andato fuori dalle righe e abbia usato un linguaggio irriguardoso.
Adesso stabiliremo bene come sono andate le cose, c'era nervosismo di fine partita, sentiremo da Fabrizio bene come è andata e faremo ricorso anche se quando vengono comminate delle giornate di squalifica è difficile che si torni indietro".
Questo eccessivo nervosismo puo essere imputabile ad un´atmosfera non proprio idilliaca nello spogliatoio?
"Accetto tutte le critiche che possono essere riservate a fattori tecnici, campagna acquisti o a qualcos'altro, però devo respingere fortemente questo tipo di osservazioni perché lo spogliatoio del Palermo, per fortuna nostra, è uno spogliatoio sano e di altissimo profilo morale.
Sono ragazzi che hanno stima reciproca e si vogliono bene. Non devono esser presi come riferimento una mancata trasmissione di palla o un gesto dentro al campo perché è del tutto normale. In riferimento al nervosismo di domenica che effettivamente si è concretizzato, devo dire che i giocatori erano molto presi da questa gara, volevano vincerla e quindi qualche scintilla si è accesa in campo, però non è dovuta al loro rapporto interno quanto alla voglia di fare un tipo di partita importante".
Direttore, cosa deve fare mister Rossi affinché questa squadra esprima al massimo il suo potenziale?
"Penso che il mister deve rifarsi necessariamente a quello che ha fatto Ballardini. Sono le caratteristiche della squadra che in qualche misura lo impongono o lo consigliano. Vorrei anche far rilevare che alcune partite giocate con la gestione di Zenga sono state di grande livello e lui per fare alcune scelte ha dovuto fare a meno di Liverani quindi mi pare doveroso riconoscere a Zenga situazioni che non ha potuto affrontare compiutamente con tutto l'organico.
Rossi, che io conosco molto bene, è un grande lavoratore, ma tutti gli allenatori bravi lo sono perché con la pigrizia non si ottiene niente, però lui sotto il profilo tattico ha una conoscenza molto evoluta dei meccanismi e cercherà di tirare fuori il massimo da questa squadra e sono certo che ci riuscirà".
Secondo lei, il dispositivo tattico utilizzato domenica contro il Chievo, è la base ideale sulla quale lavorare?
"E´ la traccia di lavoro che sarà percorsa dall'allenatore fatto salvo le varianti che saranno riferiti a uomini o anche a situazioni tattiche diverse ma la traccia di lavoro è questa. Certamente la squadra domenica ha fatto delle cose anche buone, perché non è stata una partita brutta, è stata giocata bene.
I primi dieci minuti del secondo tempo fino al gol, pensavo fosse quello il percorso da intraprendere, perché la squadra era aggressiva, attaccava bene la profondità. Siamo arrivati con una bellissima azione alla conclusione facile ma sfortunata di Bresciano, la partita sarebbe anche cambiata sotto l'aspetto del risultato però oggi è inutile fare dietrologia, bisogna lavorare.
L'allenatore è in campo in questo momento e sta facendo dei test per sondare la condizione generale della squadre e per fare verifiche rispetto a certi valori che vanno individuati bene in ogni calciatore".
Direttore, sembra che sia Cavani che Kjaer stiano attraversando un periodo di chiara involuzione. Hanno la testa altrove?
"Non è così, perché c'è anche da mettere in conto per tutti i calciatori di qualsiasi età ma per i giovani in particolare, le oscillazioni di rendimento che vanno messe in conto e devono esser previste. Kjaer non sta giocando ai suoi livelli ma sono certo che ci tornerà subito, sono assestamenti che i calciatori hanno nel loro percorso professionale.
Ha fatto benissimo per tanto tempo, adesso forse mette in campo qualche distrazione ma ha avuto carichi di lavoro e carichi nervosi difficili da sostenere per un ragazzo della sua età, perché nel frattempo ha conquistato la maglia da titolare in Nazionale, ha giocato tante partite in serie A, quindi una piccola flessione di tipo nervoso può essere accettata perché il ragazzo ha qualità intrinseche e nervose per rimettersi subito a posto. Di Cavani quando si parla di egoismo, io non posso condividere questa cosa perché la generosità di un calciatore va inquadrata sotto tanti altri aspetti.
Il fatto ad esempio che lui calci in porta una volta in più piuttosto che fare una trasmissione di palla non diminuisce il suo contributo complessivo alla squadra".
Qual è la situazione dei rinnovi di Simplicio e Bresciano? Il loro rendimento è legato ai dubbi sul loro futuro?
"Ritengo di no e qualora lo fosse dovrebbe essere condizionato positivamente perché hanno delle chance da giocarsi in piena libertà e autonomia.
Credo che la scelta che ha fatto la società sia condivisibile, di lasciarli giocare e aspettare una loro risposta ma io in questo momento non focalizzerei l'attenzione su questioni individuali perché ognuno di noi in questo momento è portatore di qualche virus.
Non lo dico per caso, lo dico perché è del tutto evidente che quando le cose non funzionano, non funzionano i calciatori, non funziona l'allenatore, non funziona il direttore sportivo, non funzionano tutte le componenti chiamate in causa dal calcio.
Adesso parlare reiteratamente del contratto di Bresciano e Simplicio mi sembra una cosa da evitare perché non è il problema primario. I calciatori vogliono solamente negoziare e lo faranno attraverso i loro manager, non è un problema per noi e non deve essere un problema per nessuno, perché noi oggi dobbiamo tirarci fuori da una situazione poco simpatica dal punto di vista della classifica e della nostra credibilità, quindi le questioni individuali hanno un valore minimale rispetto alle questioni globali.
C'è un allenatore nuovo che sta cercando di inquadrare i giocatori e di costruire qualcosa con questo organico e noi dobbiamo essere sereni e non perder tempo su questioni che possono essere considerate in questo momento marginali. Noi dobbiamo vincere le partite e lavorare per creare il presupposto giusto".
Con l´avvento di Rossi è ipotizzabile per Pastore una gestione diversa legata ad un utilizzo part- time, proprio come Jovetic nella passata stagione a Firenze?
"Questo non lo so, è una competenza di Delio Rossi, che dovrà inquadrare Pastore come tutti gli altri giocatori della rosa. Naturalmente non è che il cambio di allenatore deve procurare un guaio per nessuno, deve procurare un lusso per tutti i calciatori, quindi lui giudicherà le qualità del giocatore e assumerà la sue decisioni.
Io penso che su Pastore si faccia troppa letteratura, perché il giocatore non è precisamente vero che non abbia mai fatto cose importanti perché ha complessivamente giocato. Magari nell'immaginario collettivo, anche nel mio, ci sta l'ansia e la voglia di vedere la giocata superlativa però io di giocate superlative ne ho viste, ma questa è una disquisizione che non risolve i nostri problemi. Per esempio l'altro giorno contro la Reggina, ho visto fare una cosa a Pastore che mi auguro di potergliela veder fare spesso, anche agli altri giocatori del Palermo, ha fatto un dribbling in mezzo a due, ha passato una palla in profondità di 50 metri per Budan che ha avuto una palla per concludere.
Quando vedi una cosa così ti aspetti che un giocatore possa reiterarla, ma il problema è quando un giocatore questa cosa non te la fa mai vedere perché vuol dire che non ce l'ha. È evidente che i tifosi vogliono vincere le partite – ha aggiunto - le vogliamo vincere tutti, ma questa specie di ossessione calcistica non la voglio neanche ascoltare, noi abbiamo il dovere di guardare le cose e di prenderne atto.
Pastore è un giocatore forte, ha incontrato difficoltà come altri calciatori che sono da 6 anni in serie A da titolari ed hanno incontrato difficoltà, quindi io la posizione di Pastore la equiparerei alla posizione di tanti altri calciatori che hanno fatto i titolari nel Palermo in altre stagioni".
Che impressione ha tratto Delio Rossi dall´organico a sua disposizione?
"Al termine della partita con il Chievo, Delio che io conosco bene perché abbiamo lavorato tre anni alla Lazio e di cui conosco quindi le reazioni di fronte alle sconfitte e di fronte alle vittorie ed i suoi criteri di valutazione, mi ha detto "questa è una squadra forte" e lo ha detto riferendosi all'organico della squadra non solo esclusivamente per quelli che erano andati in campo.
L'ha detto spontaneamente, non era una cosa richiesta da me, né da nessun'altro, è stata una sua osservazione. Certamente adesso gli va dato il tempo di inquadrare le situazioni individuali perché non credo che lui oggi sia già in grado di contare i centimetri che fa Morganella o che fa Melinte, però istintivamente è portato a dire che questo è un organico forte e all'interno di un organico forte, naturalmente, qualche giocatore si perde per strada, è accettabile, succede in tutti i club, lo dobbiamo accettare anche noi".
Liverani e Miccoli due assenze pesanti contro il Cagliari, mancheranno due pedine fondamentali per il gioco del Palermo. La soluzione per Rossi potrebbe essere un rombo con Simplicio playmaker basso e Pastore vertice alto?
"Le soluzioni sono molteplici ma per questo dovreste far riferimento a quello che pensa e a quello che dirà l'allenatore, è una decisione che assumerà lui in piena autonomia.
Non sono oggi in grado di dire le scelte che vorrà fare contro il Cagliari, certamente è un allenatore che ha esperienza e sensibilità e sicuramente la soluzione migliore la troverà e non dobbiamo adesso piangere le assenze, ma valutare che abbiamo in organico giocatori che sanno il fatto loro e sapranno sicuramente sostituire questi due giocatori fortissimi per noi.
Sono certo che chi li sostituirà lo farà al meglio".
Si avvicina il mercato di Gennaio.Potrebbe arrivare Ledesma dalla Lazio?
"Intanto non c'è nessun asse di mercato con la Lazio, è una nostra avversaria che rispettiamo e poi Ledesma non interessa al Palermo. L'avvento di Delio Rossi al Palermo ha acceso questo tipo di ipotesi ma io la devo spegnere subito perché Ledesma è un giocatore che si sovrappone a Liverani con caratteristiche diverse.
Noi pensiamo che Liverani non abbia bisogno dell'ombra di Ledesma e non penso che l'allenatore debba strapparsi via gli ultimi dieci capelli per far convivere i due giocatori. Abbiamo Liverani e siamo strafelici di averlo, il nostro regista è lui e rimarrà lui a lungo".
A che punto è la pratica per la rescissione contrattuale con Zenga?
"Non sto tenendo un contatto diretto con Walter, non me ne sto occupando. C'è stato certamente un incontro di Rinaldo Sagramola con il suo avvocato perché, come già ho avuto modo di dire, Zenga è un grandissimo ed entusiasta lavoratore e credo che lui non voglia neanche ipotizzare un anno o più e neanche qualche mese di inattività, perché non ce la farebbe, vuole andare in campo ed allenare.
Immagino che nella sua testa ci sia il pensiero di risolvere il contratto col Palermo. Queste sono cose che vedremo nei prossimi giorni, vedremo quale sarà la volontà di Zenga, quello che ci chiederà e come affrontare questo argomento".
Il Chievo ed il Bari sono interessate a Davide Succi.Con l´arrivo di Rossi cambia la sua posizione?
"La sua posizione per il momento è congelata, perché, a prescindere che godeva anche della stima di Zenga, ma quando si cambia allenatore è giusto fargli valutare l'organico e le qualità individuali di tutti e poi devo ascoltare il suo parere e tenerne conto.
Io non sogno neanche di mettere sul mercato Succi senza avere ascoltato il parere di Delio Rossi, questo è evidente. Quindi la sua posizione che fino a qualche giorno fa era piuttosto chiara, adesso è tornata in discussione.
Blasi? Per lui ribadisco lo stesso discorso fatto per Succi. Che ci sia interesse di alcune società per Blasi è cosa notoria, ma prima dobbiamo ascoltare il parere del mister".
Qual è il suo stato d´animo al momento?
"Naturalmente avverto l'umore della piazza e le opinioni della stampa, legittime, ma questo centuplica le mie forze. Se la mattina normalmente mi svegliavo alle otto adesso mi sveglio alle sette per trovare soluzioni idonee per il Palermo.
Io sono venuto a Palermo per far bene, non per subire gli eventi, non è nel mio carattere ripiegarmi su me stesso. Devo lavorare sodo e, se sarà possibile e sicuramente lo sarà, incrementerò la quantità e la qualità del lavoro".
(Mediagol.it)