Il provvedimento, inizialmente studiato per favorire il soggiorno di scienziati e medici, e'' stato ribattezzato "Legge Beckham" perche'' ha fatto della Spagna una sorta di "paradiso fiscale" per calciatori. La riforma della legge non avra'' ovviamente carattere retroattivo, percio'' non riguardera'' grandi stelle come Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic, gia'' in possesso di contratti lunghissimi.
Critico Jose'' Luis Astiazaran, presidente della Lega Calcio spagnola (LFP): "Questa riforma costera'' ai club 100 milioni di euro a stagione".
La Lega calcio spagnola ha protestato minacciando lo stop dei campionati e oggi ha convocato per il 6 novembre un'assemblea straordinaria con all'ordine del giorno la 'Legge Beckham'.
Soddisfazione da parte dei club europei che finalmente non si vedono discriminati nella scelta dei giocatori che naturalmente preferivano giocare in Spagna pagando meno tasse piuttosto che in qualsiasi club europeo.
Adesso tornano tutti alla pari e non ci sarà più la fuga verso i paradisi fiscali sapgnoli.
I giocatori della Liga per ora possono stare tranquilli: parola del Ministro dell'Economia spagnolo, Elena Salgado, che ha assicurato la non retroattività dell'abolizione della "Legge Beckham" e ha garantito continuità di condizioni ai contratti già stipulati per chi guadagna più di 600mila euro

Il terremoto fiscale in casa spagnola sembra destinato a strascichi pesanti. La LFP aveva già infatti minacciato di fermare la Liga nel caso in cui l'ultima proposta di legge (ossia l'abolizione della cosiddetta "Legge Beckham") diventasse esecutiva.
Si mette di mezzo però il Ministro dell'Economia Elena Salgado, che getta acqua sul fuoco e dà a giocatori e club una notizia in parte buona: i calciatori che guadagnano più di 600mila euro a stagione continueranno per i prossimi cinque anni a usufruire degli stessi vantaggi fiscali vigenti. Resterà dunque per loro una pressione fiscale del 24% e non del 43%.
"I contratti stipulati finora in determinate condizioni non subiranno queste variazioni di condizioni anche nei prossimi anni, fino a un totale di cinque", ha specificato il ministro, confermando inoltre che le agevolazioni fiscali di cui impropriamente approfittano i calciatori erano state in realtà ideate per evitare la classica "fuga di cervelli", ossia scienziati, ricercatori e lavoratori qualificati che in questo modo sarebbero invogliati a restare in Spagna o, nel caso in cui fossero stranieri, avrebbero un motivo in più per trasferirvisi.
Questa riottosità da parte della Liga ha stupito il Ministro, che ha poi escluso la possibilità che il campionato si blocchi, visto che la legge non è retroattiva e pertanto "continuerà a essere una stagione stupenda".