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RIVOLUZIONE IN SPAGNA PARADISO FISCALE DI SOCIETA' E CALCIATORI
 

"Legge Beckham" in archivio: il calcio spagnolo trema

 

 

Milan: a gennaio torna Beckham

 

 

La Spagna sta per mandare in archivio la "Legge Beckham", almeno nella sua attuale concezione. Grazie a un accordo fra il Psoe e alcuni gruppi parlamentari della sinistra, la legge che prevede sgravi fiscali per i calciatori stranieri sara'' modificata con un emendamento che entrera'' in vigore dal 1° gennaio 2010.

 

I gruppi parlamentari di Izquierda Unida (Iu), Iniciativa per Catalunya/Verds (Icv) e Bloque Nacionalista Galego (Bng) hanno infatti trovato l''accordo con il partito del premier Jose'' Luis Zapatero per l''approvazione dell''emendamento che prevede per i lavoratori stranieri, residenti in Spagna e con una rendita superiore a 600mila euro annuali, un''aliquota del 43% e non piu'' del 24% come attualmente previsto.

 

Il provvedimento, inizialmente studiato per favorire il soggiorno di scienziati e medici, e'' stato ribattezzato "Legge Beckham" perche'' ha fatto della Spagna una sorta di "paradiso fiscale" per calciatori. La riforma della legge non avra'' ovviamente carattere retroattivo, percio'' non riguardera'' grandi stelle come Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic, gia'' in possesso di contratti lunghissimi.

 

 

FOOTBALL 2009 2010 Liga FC Barcelone Lionel Messi - 0

 

 

Critico Jose'' Luis Astiazaran, presidente della Lega Calcio spagnola (LFP): "Questa riforma costera'' ai club 100 milioni di euro a stagione".

 

La Lega calcio spagnola ha protestato minacciando lo stop dei campionati e oggi ha convocato per il 6 novembre un'assemblea straordinaria con all'ordine del giorno la 'Legge Beckham'.

 

Soddisfazione da parte dei club europei che finalmente non si vedono discriminati nella scelta dei giocatori che naturalmente preferivano giocare in Spagna pagando meno tasse piuttosto che in qualsiasi club europeo.

 

Adesso tornano tutti alla pari e non ci sarà più la fuga verso i paradisi fiscali sapgnoli.

 

I giocatori della Liga per ora possono stare tranquilli: parola del Ministro dell'Economia spagnolo, Elena Salgado, che ha assicurato la non retroattività dell'abolizione della "Legge Beckham" e ha garantito continuità di condizioni ai contratti già stipulati per chi guadagna più di 600mila euro

 

Zlatan Ibrahimovic - 0

Il terremoto fiscale in casa spagnola sembra destinato a strascichi pesanti. La LFP aveva già infatti minacciato di fermare la Liga nel caso in cui l'ultima proposta di legge (ossia l'abolizione della cosiddetta "Legge Beckham") diventasse esecutiva.

 

Si mette di mezzo però il Ministro dell'Economia Elena Salgado, che getta acqua sul fuoco e dà a giocatori e club una notizia in parte buona: i calciatori che guadagnano più di 600mila euro a stagione continueranno per i prossimi cinque anni a usufruire degli stessi vantaggi fiscali vigenti. Resterà dunque per loro una pressione fiscale del 24% e non del 43%.

 

"I contratti stipulati finora in determinate condizioni non subiranno queste variazioni di condizioni anche nei prossimi anni, fino a un totale di cinque", ha specificato il ministro, confermando inoltre che le agevolazioni fiscali di cui impropriamente approfittano i calciatori erano state in realtà ideate per evitare la classica "fuga di cervelli", ossia scienziati, ricercatori e lavoratori qualificati che in questo modo sarebbero invogliati a restare in Spagna o, nel caso in cui fossero stranieri, avrebbero un motivo in più per trasferirvisi.

 

Questa riottosità da parte della Liga ha stupito il Ministro, che ha poi escluso la possibilità che il campionato si blocchi, visto che la legge non è retroattiva e pertanto "continuerà a essere una stagione stupenda".