IRLANDA: Given, O' Shea, Dunne, St. Ledger, Kilbane, Lauwrence, Whelan, Andrews, McGeady, Doyle, Keane.
A disposizione: Westwood, McShane, Nolan, Miller, S.Hunt, N. Hunt, Long.
ITALIA: Buffon, Zambrotta, Legrottaglie, Chiellini, Grosso, Camoranesi, De Rossi, Pirlo, Palombo, Di Natale, Iaquinta.
A disposizione: Marchetti, Gamberini, Santon, Gattuso, D'Agostino, Gilardino, Rossi.
Allenatore: Lippi.
Arbitro: Hauge (Norvegia)

L'Italia potrebbe raggiungere la qualificazione ai prossimi Mondiali contro l'Irlanda di Trapattoni. Se non dovesse succedere la nostra nazionale avrà poi la seconda chance contro Cipro. Ma Lippi ha le idee chiare: "C'é una grande differenza tra ottenere il passi Mondiale già domani o mercoledì contro Cipro - dice il ct azzurro prima della partenza da Coverciano - Mi piacerebbe qualificarci già domani, e non solo per motivi scaramantici".
Anche prima del Mondiale 2006 l'Italia si qualificò con una giornata di anticipo sulla fine del girone. Che l'occasione arrivi contro Trapattoni, sottolinea Lippi, é solo una coincidenza. "Ma se consideriamo - ha aggiunto il tecnico - che campioni come Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic rischiano di restare a casa, non è proprio tutto da buttare...". Nessuna indicazione sulla formazione: "Il 4-2-3-1? Cosa è, il prefisso telefonico di Dublino?...", la battuta prima di congedarsi.
FUTURO IMMEDIATO - Non sa neanche quel che farà domani, anche se domani c'é Irlanda-Italia: ma il modo di dire usato da Marcello Lippi serve a chiarire che l'ipotesi di un futuro Juve non oscura i suoi orizzonti azzurri. "Ha detto bene Buffon ieri, quando ha sottolineato che io in un lavoro ci metto l'anima - ha detto il ct azzurro alla vigilia della sfida di Dublino - Un lavoro mi assorbe in maniera globale. Non so neanche cosa farò domani, figurarsi se penso alla prossima estate...".
Quanto alla scadenza del contratto in nazionale, Lippi ha spiegato: "Farò per filo e per segno quel che feci quattro anni fa: dopo il Mondiale mi siederò e vedremo. Che senso avrebbe firmare un accordo prima, poi se va male restare? E poi, sono sicuro, se mi siedo dopo il Mondiale strappo anche un contratto più alto...". Per ora, dunque, si parla solo di Irlanda-Italia, e non "perché sono scortese: voi mi volete far passare per scortese, ma non è così".

Senza Crescenzi e Sciacca squalificati, il ct Rocca al loro posto manda in campo Gentili e Raggio Garibaldi. Anche la nazionale magiara è priva di due pedine fondamentali: Presinger e Simon. Negli Azzurrini Misuraca gioca come unica punta, mentre il numero 10 dell'Ungheria Dudas è in panchina: in attacco fiducia a Nemeth e Andras Simon.
SUBITO SOTTO - La gara contro la Spagna, la storica qualificazione ai quarti, è già un lontano ricordo perchè la partenza per gli Azzurrini è subito in salita: neanche un minuto di gioco e Gentili trattiene per la maglia Nemeth. Rigore ineccepibile: sul dischetto c'è Koman che non sbaglia spiazzando Fiorillo. Tre minuti dopo i magiari servno il bis: Nemeth scatta sul passaggio di Simon e supera ancora l'estermo difensore azzurro, ma è in posizione irregolare. Sospiro di sollievo per l'Italia, ma nel primo quarto d'ora Fiorillo è ancora chiamato in causa dal numero nove ungherese che lo costringe agli straordinari.
SOFFRONO GLI AZZURRINI - L'Italia si vede solo a sprazzi e al 27' l'Ungheria sfiora il raddoppio con Korscmar che, sulla punizione di Goszonyi, di testa sfiora il palo. Ancora Nemeth mette i brividi alla squadra di Rocca anticipando Albertazzi e centrando il palo, ma l'arbitro gli fischia contro un dubbio fallo. Gli azzurri, propositivi ma inconcludenti, si vedono solo nel finale con Della Penna che si gira in un fazzoletto e scarica un tiro vicino al palo.
SECONDO TEMPO INCREDIBILE - La ripresa è una girandola di emozioni: il ct azzurro getta nelle mischia Eusepi al posto di Misuraca, e l'Italia attacca con maggiore impeto. Un gran destro di Mazzarani dalla distanza manca di pochissimo la porta, ma al 55' Koman spreca il match-ball da ottima posizione tentando un improbabile assist per Nemeth invece della conclusione. La partita resta su ritmi altissimi, ma il bello deve ancora venire.
VALZER DI ESPULSIONI - Al 70' gli Azzurrini rimangono in dieci per il secondo giallo rifilato a Gentili dopo una trattenuta ai danni di Koman. La missione si fa disperata, e quando ormai la vittoria dei magiari sembra cosa fatta, arriva il pareggio dell'Italia: assist perfetto di Bonaventura per Mazzotta che batte Gulacsi con una conclusione potente da due passi di sinistro. Ma due minuti dopo Bini commette un fallaccio che gli costa il rosso diretto: Italia in 9 e Mission Impossible.
PARTITA EPICA - Cresce il nervosismo ed una gomitata (peraltro non cattiva e apparsa involontaria) di Szekeres a Mustacchio causa l'espulsione per l'ungherese, anticipata prima dalle uscite dal campo di Rocca ed Egervari cacciati negli spogliatoi dal colombiano Oscar Ruiz. Arriva il triplice fischio e si va ai supplementari: il risultato non si sblocca nei primi 15 minuti nonostante Dudas tenti l'autogol, colpendo la propria traversa con una deviazione sbilenca. Ma le grandi emozioni le riservano i titoli di coda. Al 112' Nemeth riporta in vantaggio l'Ungheria sfruttando la libertà concessagli da Calderoni e superando in uscita Fiorillo.
BONAVENTURA-SHOW NON BASTA - Sembra finita, invece un minuto dopo Bonaventura con un gol da cineteca sigla il 2-2. Il fantasma dei rigori sembra materializzarsi, ma al 115' l'arbitro espelle anche Albertazzi (ineccepibile il suo secondo giallo). L'Italia resta praticamente senza difensori e due minuti più tardi ancora Nemeth, servito ottimante da Koman, sigla il 3-2 che chiude un incontro da brivido. Inutile il tentativo di recupero di Calderoni: l'Italia piange, consapevole di aver gettato alle ortiche un'occasione storica. Magari senza espulsioni ed amnesie difensive gli Azzurrini, protagonisti comunque di una prova da applausi, avrebbero superato il turno contro un avversario solido, ben organizzato e concreto sotto porta.
IL GHANA FA FUORI LA COREA - Ora i magiari affronteranno il Ghana, che ha eliminato la Corea del Sud: da brividi anche questa partita Alla fine l'hanno spuntata gli africani per 3-2 al termine di 90' dalle mille emozioni. Il Ghana parte alla grande e passa in vantaggio all'8' con il solito Adiyah. Gli asiatici accusano il colpo e al 28' subiscono il secondo gol dagli africani, che colpiscono con Osei. Neanche il tempo di festeggiare però che due minuti dopo i sudcoreani accorciano le distanze con Heeseong. Nel finale succede di tutto: il Ghana trova il terzo gol al 78' ancora con Adiyah, quattro minuti più tardi Dongsub realizza il 3-2 della speranza ma il forcing sudcoreano non si concretizza e alla fine passa gli africani del capocannnoniere Adiyah.
