ANCORA UNA VOLTA LA PAROLA AL CAMPO CHE FINORA HA BOCCIATO ZENGA.
PERCHE' QUALSIASI ALTRO ALLENATORE SAREBBE GIA' STATO ESONERATO DA ZAMPARINI ? E LUI NO !
Con il Parma arriva il momento della verità. E' proprio Zenga a mandare in campo gli uomini sbagliati o è talmente "sciocco" da farsi influenzare nelle scelte dalla società schierando per forza alcuni centrocampisti ed in conseguenza schierando gli altri centrocampisti ed attaccanti fuori ruolo?
Se fosse vera anche una delle due variabili per il bene dei tifosi del Palermo allora cominciamo seriamente a guardarci intorno e cerchiamo un allenatore vero come era Ballardini che , come oggi, era privo di un centrale difensivo, di un centrocampista che sostituisse Liverani ed anche in prospettiva e di un attaccante centrale forte di testa e di piede però lui nonostante tutto è riuscito a conquistare 57 punti , record del Palermo se non sbaglio.
E saremmo andati in Champions od in Uefa solo che la società a Gennaio avesse fatto il suo dovere ma non gli comprò nessuno
Come dice la canzone di Mina per ora la testa dei tifosi è stata riempita di "Parole, parole,parole"
E non vediamo la luce perchè anzichè ritornare al modulo ed ai giocatori messi in campo da Ballardini si fanno esperimenti fallimentari come si è visto in campo con il rimpianto che se solo si fossero schierati gli uomi giusti avremmo vinto addirittura a Firenze e con il Bari come chiaramente ha dimostrato il campo negli ultimi dieci minuti delle partite quando chi doveva stare in panchina era partito titolare e chi doveva giocare era finito in panchina.
Emblematico, con il Bari che un giocatore che a Firenze aveva fatto sette passaggi smarcanti agli avversari ripetendosi con il Bari nuovamente questa volta solo per due volte, era la squadra stessa intelligentemente a tagliarlo fuori dal gioco, non passandogli più la palla a meno di essere costretti.
E siccome non siamo usi a nasconderci dietro un dito azzardiamo pure quale può essere l'unica formazione da mandare in campo per potere giocare un campionato dignitoso e forse qualcosa in più:
Rubihno, Cassani, Bovo, Kjaer, Balzaretti, Migliaccio, Bresciano, Simplicio, Miccoli, Budan e Cavani.
Con questa formazione non può succedere, come succede con Zenga che essendo stati schierati fuori ruolo come Miccoli schierato come attaccante centrale, Simplicio in panchina o davanti alla difesa, Bresciano che non sa più quello che deve fare, Cavani costretto a fare il difensore per tappare i buchi di Nocerino, questi giocatori che sono dei fuoriclasse rischino di fare come li ha costretti a fare brutte figure ma una volta rimessi ai loro posti come il caso ha voluto( infortunio di Migliaccio) con la Spal e negli ultimi 10 minuti a Firenze (dove si arrivò vicini al pareggio) e con il Bari hanno salvato il Palermo e la panchina di Zenga.
E proprio alla luce di questo rispondo a chi ha criticato questi giocatori che non sono loro responsabili delle cattive prestazioni quando vengono schierati fuori ruolo ma dell'allenatore che non sa leggere le partite .
A Catania aveva giocatori mediocri o mediamente buoni ma che giocavano nei loro ruoli naturali , qui a Palermo ha dei giocatori ottimi ed in qualche caso super che schiera fuori ruolo ed il risultato non può essere che quello visto in campo. Per capire meglio esasperando il concetto. Un portiere non può fare il centravanti così come Miccoli non può fare il portiere ed quello che succede quì da noi.
In conferenza stampa dopo la partita con il Bari , il suo secondo aveva detto che effettivamente il nostro pensiero non era sbagliato e che Zenga avrebbe saputo apportare alla luce degli ultimi dieci minuti visti a Firenze e con il Bari gli aggiustamenti dovuti , ma sapete cosa si dice per domani che Cavani o Miccoli vanno in panchina e che gioca Budan.
Spero che sia solo una barzelletta perchè devono giocare tutti e tre , no levare uno di loro, e se si fa giocare Simplicio che lo si faccia giocare da trequartista se no è meglio mandarlo in tribuna così non potrà salvare Zenga.
E già con la Roma potrebbe esserci qualche sorpresa in panchina anche se il fatto di fare fare la formazione alla società, secondo lui, lo preserverebbe dall'essere esonerato. Ma se a Parma non arriverà la vittoria saranno proprio i consigli o piuttosto le imposizioni a farlo abbandonare dalla società che non ammetterà mai le proprie colpe o responsabilità.
In ogni caso siccome il nostro cuore è rosanero saremo noi i primi ad essere felici di potere scrivere che i nostri pensieri non erano quelli giusti se davvero il Palermo vince a Parma e poi batte la Roma e poi la Lazio ...............
PS: IL NOSTRO PRONOSTICO : controllate se la squadra che vi abbiamo suggerito sarà quella che affronterà il Parma e come avete fatto la scorsa settimana , che avete vinto, vi diciamo giocate il 2 fisso neanche l' X2.
Ma se manca un solo giocatore di questi , come "consigliatogli", vorrà dire che ci sarà in campo un giocatore o più di uno di quelli che non dovrebbero esserci ed allora a malincuore , ma con la solita nostra onestà e col cuore sanguinante, vi diciamo giocate l'1 fisso.
Walter Zenga, in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Parma ha parlato anche del suo rapporto con il presidente Zamparini: "Come ho cambiato il presidente? Non lo so, ieri l´ho sentito, anche perché ho visto che è stato esonerato l´allenatore dello Steaua – ha scherzato Zenga - Penso che un allenatore debba fare tesoro della collaborazione nel compiere delle scelte. E´ anche per questo che non do la formazione il sabato. Con Zamparini parlo di tutto – riporta mediagol.it -, ascolto quello che dice, ascolto quando mi critica, le critiche sono fatte per essere cambiate in positivo nella partita successiva".
"Con il Parma sarà una sfida importante in quanto credo che domani affrontaremo la squadra del miglior tecnico della storia del Palermo. Secondo Guidolin per far meglio di lui bisognerà portare questo club in Champions e io credo proprio che abbia ragione.
Qualsiasi partita affrontata in modo giusto è sempre la più delicata. Dopo il Parma avremo in serie Roma, Lazio e Juventus ma ogni gara è una storia a se. Da un punto di vista fisico, la gara più complicata delle tre è quella di mercoledì. In realtà devi solo pensare alla prima senza ulteriori problemi. Ogni tanto nel mondo del calcio viene utilizzata la frase ’manca il gioco’ ma alla fine in pochi sanno trovare le giuste risposte. Non si tratta di cambiare delle pedine come se fosse un gioco.
Ci sono, invece, tante variabili da analizzare, come il lavoro settimanale e lo stato di forma dei calciatori. La gara di domenica ci ha fatto capire che questa squadra, che ha gran carattere, farà davvero bene. Budan dal primo minuto a Parma? Io ricordo che per tutti Igor fino a sette giorni fa era un peso per questo gruppo e un giocatore poco utile al Palermo.
A mio avviso uno staff tecnico di qualità considera tutte le variabili, come lo stato di forma ed i prossimi impegni. Sono tutti aspetti da valutare anche se, come ad esempio accade con Migliaccio e Levan, anche se lavorano in gruppo non hanno ancora giocato con continuità.
Scudetto? Quando io parlo di traguardi di primissimo livello lo faccio perchè ho una personalità che me lo permette e alle spalle una società molto solida ed un gruppo che è consapevole della propria forza. Con queste basi io posso affrontare certi argomenti senza effettuare voli pindarici.
Rapporto con Zamparini? Nella vita bisogna saper ascoltare e all’interno di una società di calcio il dialogo è fondamentale. Al di fuori del campo si notano delle cose che tu dall’interno spesso non vedi. Proprio per questo il presidente sa trovare dei particolari di cui io magari non mi ero accorto.
Voglia di entrare nella storia del Palermo? Io la voglia ce l´ho perché voglio fare bene. Dichiarare i propri obiettivi non vuol dire illudere la gente o essere sbruffoni, vuol dire portare entusiasmo e motivare il gruppo.
L´anno scorso sarebbe bastato fare un risultato in più e la squadra sarebbe stata in Europa o almeno avrebbe giocato un turno in meno di Coppa Italia"
Queste le probabili formazioni di Parma-Palermo che si giocherà domani pomeriggio (ore 15:00) al "Tardini" di Parma:
PARMA (4-4-2): 83 Mirante, 5 Zaccardo, 2 Panucci, 24 Paci, 6 Lucarelli, 15 Dellafiore, 17 Morrone, 4 Mariga, 14Galloppa, 20 Biabiany, 43 Paloschi. A Disposizione: 1 Pavarin, 19 Zenoni, 18 Cordova, 7 Castellini, 10 Dzemaili, 23 Amoruso, 9 Lanzafame. Allenatore: Guidolin.
PALERMO (4-3-1-2); 83 Rubinho, 16 Cassani, 24 Kjaer, 5 Bovo, 42 Balzaretti, 33 Nocerino, 88 Blasi, 23 Bresciano, 6 Pastore, 20 Budan, 10 Miccoli. A Disposizione: 46 Sirigu, 3 Goian, 8 Migliaccio, 30 Simplicio, 14 Bertolo, 7 Cavani, 19 Succi. Allenatore: Zenga.
Sono ventidue i giocatori convocati dal tecnico del Palermo, Walter Zenga per la partita di domani contro il Parma. Non fanno parte della lista ufficiale Adamo, Carrozzieri, Conti, Davì, , Liverani e Tedesco.
Questa la lista completa:
Portieri: 1 Brichetto, 83 Rubinho, 46 Sirigu.
Difensori: 42 Balzaretti, 5 Bovo, 16 Cassani, 3 Goian, 24 Kjaer, 21 Melinte, 26 Morganella.
Centrocampisti: 14 Bertolo, 88 Blasi, 23 Bresciano, 8 Migliaccio, 9 Nocerino, 6 Pastore, 30 Simplicio.
Attaccanti: 20 Budan, 7 Cavani, 99 Mchedlidze, 10 Miccoli, 19 Succi.
Domani pomeriggio la risposta sulle scelte di Zenga. Giusto non fare giocare Migliaccio, Simplicio e Cavani tre delle colonne del Palermo e mandare in campo Pastore, Blasi e Nocerino?
Quale allenatore non manderebbe in campo i suoi uomini migliori e perchè ?
Sembra ormai quasi sicuro che il tecnico Walter Zenga, per il match contro il Parma (ore 15:00) di domani allo stadio "Ennio Tardini", schiererà dall'inizio Igor Budan in coppia con Fabrizio Miccoli, con Edinson Cavani che partirà dalla panchina. Il recuperato Giulio Migliaccio, siederà in panchina, pronto ad entrare a partita in corso, in caso di necessità. Mentre ancora una volta il tecnico rosanero preferirà nel ruolo di trequartista Javier Matias Pastore a Fabio Simplicio, che si dovrà accontentare di partire dalla panchina
13 vittorie e 9 pareggi è il recente bilancio del Parma in casa in gare di campionato tra A e B. L’ultimo k.o. emiliano risale al 18 maggio 2008, Parma-Inter 0-2, gara che sancì la prima storica retrocessione in B dei ducali.
L'allenatore del Parma, Francesco Guidolin, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Palermo: "Di Palermo mi porto dietro tante cose belle, spero, anche se sarà difficile, di ripeterle a Parma.
Ricordo la promozione in A, quindi il sesto posto e la Uefa. Poi ho lasciato il lavoro per un pò e sono tornato l’anno dopo perché intravedevo la possibilità di portare il Palermo in Champions.
Ci saremmo andati quell’anno, tanto che dopo l’andata viaggiavamo ad una media di 75 punti. Ma purtroppo abbiamo avuto l’infortunio di Amauri: peggio che dieci punti di penalità. Siamo arrivati quinti e quello è stato l’anno più bello. Non è facile ripetere quel cammino.
I ricordi umani sono quelli di una persona che ha vissuto in una città particolare, che se non fosse stata violentata dall’uomo negli ultimi cinquant’anni sarebbe la più bella del mondo, perché ha una storia straordinaria, con gente meravigliosa che porto con me nel ricordo.
L’ultimo anno è stato poi anonimo, con l’esonero che mi ha amareggiato fino ad un certo punto, però .La mia carriera parla di un calcio fatto di dinamismo, agonismo e di grande intraprendenza. Non so se domani riusciremo a vedere un Parma coraggioso e spumeggiante.
Dipende anche dall’avversario che ha ottime qualità. Abbiamo lavorato tanto, come al solito, per affrontare una squadra con tanta qualità, penso solo a Miccoli, Budan, Bresciano, Cavani, Nocerino che sono tutti bravi giocatori. E allora con questi avversari bisogna stare attenti a fare bene tutte le fasi, essere ordinati e sbagliare poco o nulla".
Ecco i 18 giocatori convocati dal mister del Parma, Grancesco Guidolin per il match di domani al "Tardini" contro il Palermo di Walter Zenga:
Portieri: Mirante, Pavarini;
Difensori: Castellini, Dellafiore, Lucarelli, Paci, Panucci, Zenoni, Zaccardo;
Centrocampisti: Dzemaili, Galloppa, Mariga, Morrone;
Attaccanti: Amoruso, Biabiany, Bojinov, Lanzafame, Paloschi.
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Intanto Simon Kjaer mette fine alle voci su una sua partenza e ripete: "Voglio restare al Palermo e non voglio andare in una grande per far la panchina. Voglio giocare le coppe qui e non so cosa potrà succedere in futuro, ma per ora sto bene qui".
Torna a parlare il difensore del Parma Cristian Zaccardo. arrivato questa estate alla corte di Guidolin dopo l'esperienza al Wolfsburg con cui ha vinto la Bundesliga.
Domani si troverà di fronte il Palermo, in cui ha militato dal 2004 al 2008.
"Sarà una partita difficile. Io, essendo stato a Palermo, so che le potenzialità di questa squadra sono notevoli. Ha ottimi giocatori, con alcuni dei quali ho anche giocato insieme per diverso tempo. Vengono dal pareggio casalingo contro il Bari e quindi vorranno riscattarsi. Noi veniamo da una sconfitta subita contro l'Inter dove però abbiamo giocato abbastanza bene. Sarà una partita difficile per entrambe le squadre Palermo e Parma sono due club che hanno voglia di fare bene in questo campionato”.
Il terzino del Palermo, Federico Balzaretti, raggiunto da Il Giornale di Sicilia, elogia l'operato del tecnico rosanero, Walter Zenga, ed esalta le qualità di alcuni suoi compagni di squadra: “Zenga più lo conosco, più mi piace. Cerca di ottenere il meglio da ognuno di noi ed è un buon tecnico.
Qualcuno lo ha preso in giro per la storia dello scudetto, ma io sto con lui. Escludo che lo pensasse davvero ma se mi chiedi cosa facciamo domani a Parma io rispondo che vinciamo anche se so bene che sarà una gara difficilissima.
Realisticamente il nostro traguardo è tornare in Europa, lottiamo assieme a sette-otto squadre. Personalmente Non ho grande tecnica e neppure grande fisico, ma corro sempre e non mi arrendo mai. Sopperisco con la testa e con il carattere ai miei limiti e sono contento di essere entrato nel cuore dei fans rosanero.
Questa squadra è composta da bravissimi ragazzi ha un futuro ma deve lavorare con tranquillità. Pensiamo alla Sampdoria che l’anno scorso è arrivata tredicesima e ora è prima in classifica. Ci manca Liverani che è un giocatore unico. Come lui in Italia ce ne sono due o tre ed era così anche a Firenze: quando mancava Fabio erano dolori. Liverani è uno che gioca bene e fa giocare tutti bene. Senza Liverani ci stiamo adattando, abbiamo anche cambiato modulo ma la sua è un’assenza pesante.
Kjaer? Continua a crescere. Gioca con una personalità da leader, ma loro, i nordici, sono fatti così. Ricordo anche Jorgensen, gente seria, grandi professionisti".