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Sabato 30 Gennaio 2010

 

 

 

 

 

 

 

Prima Pagina

 

 

 

 

Prima Pagina

 

 

 

 

Prima pagina | Palermo la Repubblica.it del 30/01/2010

 

 

 

 

 

 

 

 

Prima Pagina 30 gennaio 2010 - Corriere della Sera

 

 

 

 

AANNNNOO L LXXVIIV N N. . 2897

 

 

www.lasicilia.it

 

sabato 30 gennaio 2010

 

 

 

 

 

Manette a custode fannullone

 

Il dipendente comunale passeggiava o faceva la spesa nelle ore di lavoro

 

 

 

 

CATANIA

 

Disco verde per Corso Martiri

 

 

Approvata dalla Giunta l’integrazione della convenzione con i privati, riqualificazione più vicina

 

 

 

TASK FORCE

 

Al tavolo tecnico istituito dal ministro sono giunte sette-otto proposte per subentrare negli impianti Fiat: c’è anche l’interessamento del gruppo Ikea

 

 

REGIONE

Il presidente Lombardo si dice pronto a investimenti per 300 milioni, «ma gli operai dovranno continuare a produrre automobili, non lavastoviglie»

 

  

 

 

 

 

«ALT A POLEMICHE»

Appello del vicepresidente CsmMancino alla pacificazione. Anm:«Basta aggressioni contro di noi,ora riforme». Il Guardasigilli Alfano: «Indipendenza giudici, ma le leggi le fa il Parlamento».

 

 

 

 

Oggi la protesta delle toghe.

 

Mille giorni per una causa civile

 

 

 

 

ARCHEOLOGIA

 

 

A Shangai una copia della Venere

 

 

 

 

INCONTRO SCAJOLA-LINGOTTO-SINDACATI.

INVESTIMENTI ENI A GELA, VIA LIBERA DI

PRESTIGIACOMO

 

SicilFiat, si torna a trattare

 

 

Sette proposte per salvare Termini Imerese. Scesi dal tetto gli operai che protestavano da 9 giorni

 

 

 

 

 

NO ALL’ASSISTENZIALISMO

 

Soluzioni alternative

 

La Fiat non torna indietro. E per Termini Imerese si comincia già a pensare a soluzioni alternative. Che devono arrivare prima della fine del 2011, quando la catena di montaggio sarà fermata definitivamente. Il tempo a disposizione non è molto, bisogna intervenire con tempestività per impedire che la Sicilia venga privata di un importante polo industriale qual è quello termitano.

 

 

Però, occorre evitare di ripetere gli errori del passato remoto ed anche di quello più recente. Garantire l’occupazione a circa duemila lavoratori, è un imperativo che va perseguito a tutti i costi, ma non ad ogni costo. Cioè, si deve evitare la tentazione di ricorrere al  solito assistenzialismo, erogando fondi pubblici che si sono rivelati finora la zavorra che ha impedito la crescita e lo sviluppo di imprese in grado di competere sui mercati sempre più globalizzati.

 

La Regione e lo Stato devono fare la propria parte, creando le necessarie infrastrutture per rendere competitiva, meno periferica, la Sicilia nello scacchiere europeo ed internazionale. Una sfida difficile, ma non impossibile che richiede, innanzitutto, un radicale cambio di mentalità.

 

Uno sforzo che deve coinvolgere tutti: imprenditori e politici, in primo luogo. Ma anche il sindacato dovrà fare la propria parte, non arroccandosi su posizioni di difesa, a tutti i costi, dei posti di lavoro.

 

L’occupazione va salvaguardata, il nostro tessuto economico sociale non può certo essere depauperato di un importante polo industriale come quello di Termini Imerese, che per circa 60 anni ha avuto nella produzione di auto la sua spinta propulsiva. Ma il futuro, come dimostra la crisimondiale del settore, non può continuare ad essere uguale al passato.

L’evoluzione della tecnologia ha spalancato nuovi orizzonti. Le opportunità non mancano. Il problema è quello di fare la scelta giusta.

 

E questo è compito degli economisti, delle università e degli stessi investitori. L’importante è non cedere alla tentazione dell’assistenzialismo.

 

 

 

 

«La Giustizia è al collasso»

 

Processi «lumaca», risarcimenti per 267 milioni per i ritardi: peggio del Gabon

 

 

 

 

ENNA. SEQUESTRO GUARDIA DI FINANZA 

 

Somme di denaro e beni riconducibili alla società EnnaEuno Spa per un valore complessivo di 8 milioni e 915 mila euro sono stati sequestrati dal Tribunale di Enna, su proposta della Procura. L’operazione è collegata a un’indagine della Guardia di finanza.

 

L’accusa ipotizzata è di falso nei bilanci: i conti in rosso sarebbero stati mascherati per ottenere finanziamenti pubblici.

 

 

 

L’ISTAT: MAI COSÌ MALE DAL 2004

 

Oltre due milioni di disoccupati Media italiana all’8,5 %, un punto e mezzo in meno del tasso europeo. La Spagna un rischio per l’euro 

 

 

 

 

RINVIATA LA «PASTORALE PER IL SUD»

I vescovi: «Fare di tutto per il lavoro» «Non siamo insensibili al dramma dei disoccupati ma sulle questioni specifiche non possiamo fare molto»

 

 

 

 

M AT U R I T À

 

QUANDO SI TRADUCEVA DAL GRECO AL LATINO

 

La scelta del greco come seconda materia scritta agli esami di maturità ha aperto un dibattito da menti oziose sul tema se sia più facile tradurre dal greco o dal latino.

 

 

Diciamo subito che nella scuola del rigore, quando l’alba ci sorprendeva sulle sudate carte e non all’uscita dalla discoteca, gli studenti più bravi traducevano direttamente dal greco in latino, per l’affinità sintattica tra le due lingue, per la germinazione l’una dall’altra,per la contaminazione tra le due culture, di cui quella italiana è figlia.

 

Un mondo apparentemente ingenuo e intellettualmente poco sofisticato come quello omerico può considerarsi facile da tradurre in italiano, più arduo rendere la complessità della filosofia platonica.

 

Allo stesso modo ci sono scrittori latini relativamente accessibili come Seneca, ed altri molto ostici come Tacito con le sue espressioni ellittiche.

 

Comunque ai tempi che furono uno studente catanese, destinato a una brillante carriera universitaria come filologo, insistendo a tradurre agli esami direttamente dal greco al latino fece indisporre a tal punto il professorea essere punito con un modesto sei invece del dieci e lode a cui aspirava.

 

Storie d’altri tempi. Ora latino e greco sembrano estranei al nostro mondo ipertecnologico, mentre in realtà costituiscono ancora il tessuto connettivo del nostro modo di pensare.

 

 

 

L’ANNUNCIO DI BERLUSCONI

 

«Nominerò Bertolaso ministro»

 

Promozione dopo il gelo con gli Usa

 

 

 

REGIONE, DISEGNO DI LEGGE DEL PD

 

«Credito d’imposta per il lavoro»

 

Bonus fiscale per nuove assunzioni. Previsto un impegno finanziario di 50 mln l’anno per 3 anni

 

 

 

RIFIUTI: BILANCI FALSI

 

Enna, bufera Ato sequestrati beni per nove milioni

 

 

 

 

 

TRAGEDIA A GIARRE

 

Ladro di rame muore folgorato

 

 

 

 

AGRICOLTURA IN SICILIA

 

La crisi minaccia pure i braccianti

 

 

 

CATASTO

 

Sicilia, 300mila case fantasma