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Moggiopoli. NUOVE TRASCRIZIONI.
 

 

Ricordando che la valutazione delle frasi dette nelle intercettazioni è diversa fra quella in sede penale da quella in sede federale , dove basta il fatto di parlare con intento di avere anche un ben che minimo favore in sede arbitrale per entrare nell'ambito di responsabilità d frode sportiva, aggiustamento o favore a danno di un'altra squadra.

 

Vi proponiamo i testi delle intercettazioni che Moggi sta producendo secondo lui per difendersi ma che lo affossano sempre di più perchè se c'era un dubbio oggi è lui stesso a dimostrarlo al marcio nel calcio non c'è mai fine e lui ne era il capolfila. 

 

 

 

Moggi parlava con Pairetto raccomandandosi per le designazioni in Champions League (Pairetto era il delegato italiano all’Uefa)? Lo faceva anche Giacinto Facchetti. Nello stillicidio delle intercettazioni che la difesa di Luciano Moggi sta diffondendo con il contagocce, per preparare il terreno all’udienza del processo di Napoli del 13 aprile prossimo durante la quale chiederà l’acquisizione di centinaia di conversazioni, spunta anche un dialogo fra il presidente dell’Inter e il secondo designatore arbitrale.

Pairetto: «Allora all’andata avete Paul Graham e invece a Milano avete Hauge norvegese. Paul l’hai già avuto, mentre a Porto avete Paul…».
Facchetti: «Norvegese? Non l’ho mai avuto io…».
Pairetto: «Paul l’hai già avuto quest’anno, molto bravo…».
Facchetti: «Sì Paul, sì bene».
Pairetto: «Direi bene onestamente… Tu? Tutto bene?».
Facchetti: «Hai messo in forma Trefoloni?».
Pairetto: «Sì, l’ultima volta era andato bene…».
Facchetti: «Sì bravo sì…».
Pairetto: «C’era stato quel problemino…».
Facchetti: «Ok grazie grazie…».
Pairetto: «Bene Giacinto in bocca al lupo ci sentiamo…».
Facchetti: «Grazie grazie».
Pairetto: «A presto mi raccomando eh, sai che sono sempre cose private eh, non si sanno, ecco queste cose qui…».
Facchetti: «Sì, sono d’accordo…».
Pairetto: «Proprio una cosa tra noi…».

Questa conversazione ricorda, in maniera inquietante, quelle fra Moggi e lo stesso Pairetto per le designazioni che tanto scandalo suscitarono nella primavera del 2006.

 

Moggi: «Pronto?»
Morena: «Signor Moggi buongiorno. Volevo comunicarle arbitro e assistenti per la partita di Champions League di domani sera»
Moggi: «L’arbitro chi è, Cardoso? »
Morena: «No, io vedo arbitro Poll Graham»
Moggi: «Uhm»
Moggi: «Di dov’è l’arbitro…»
Morena: «È inglese» (…)
Pairetto: «Pronto»
Moggi: «Buongiorno»
Pairetto: «Ohilà buongiorno»
Moggi: «Oh, all’anima di Cardoso, eh?…»
Pairetto: «Eh»
Moggi: «Paul Green (in realtà è l’arbitro Graham Poll, ndr)»
Pairetto: «Come?»
Moggi: «Paul Green»
Pairetto: «Allora è successo qualcosa all’ultimo momento, io ho Cardoso, è successo qualcosa… si vede che è stato male o qualcosa del genere»
Moggi: «Informati, informati un momentino»
Pairetto: «Sì sì, verifico subito»

Moggi: «Pronto»
Pairetto: «Ehilà, lo so che tu ti sei scordato di me, mentre io mi sono ricordato di te»
Moggi: «Ma dai»
Pairetto: «Eh, ho messo un grande arbitro per la partita di Amsterdam».
Moggi: «Chi è?»
Pairetto: «Meier»
Moggi: «Alla grande»
Pairetto: «Vedi che io mi ricordo di te anche se tu ormai…»
Moggi: «Ma non rompere, adesso vedrai, quando ritorno, poi te lo dico io se mi sono scordato»

A voi il giudizio.

 

 

 

 

Nuova intercettazione Calciopoli: Le griglie di

 

 Meani e Pairetto (testo ed audio)

 

pubblicato: sabato 03 aprile 2010 da Panda

 

 

Continuano ad uscire nuove intercettazioni “dimenticate” 4 anni fa nell’inchiesta di Calciopoli e questa volta i protagonisti sono l’ex dirigente addetto agli arbitro del Milan Leonardo Meani e l’ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto. Il tema della telefonata è, come nel caso di Moggi di quattro anni fa, la composizione della griglia ed anche in questo caso Pairetto come Bergamo con l’ex dg della Juventus, non ha problemi a svelare in anticipo la composizione della stessa al dirigente milanista e a discuterla con lui.

20 Settembre 2004

Meani: «Che griglia, che griglia farete oggi?… Ancora il solito…».
Pairetto: «Ma penso che divideremo ancora in due si si si là».
Meani: «Io penso ancora dentro Rosetti, Pieri…».
Pairetto: «Si questi qui sai… Rosetti, Racalbuto, Bertini. Dondarini sta andando bene, molto bene».
Meani: «Dondarini è ora che…».
Pairetto: «…Sai che dobbiamo lanciarlo».
Meani: «… provi anche un po’ il San Siro… No, ma non c’è problema eh, tutto a posto».
Pairetto: «Bene».
Meani: «Ti ringrazio tanto eh».
Pairetto: «Ci mancherebbe».
Meani: «Ciao Ciao».
Pairetto: «A presto eh… ciao ciao».

 
 

 

 

 

Come detto prima, una telefonata simile venne contestata anche a Luciano Moggi con Bergamo che secondo l’accusa avrebbe così ottenuto arbitri graditi attraverso la sua influenza nella composizione delle griglie.

La conversazione tra Bergamo e Moggi del 9 Febbraio 2005

Bergamo: vediamo chi ha studiato meglio… chi metti in prima griglia di squadre? Di partite?
Moggi: aspé… fammi piglià il foglietto. Perché io me la sono guardata oggi per bene, uhm… allora, io ho fatto: Inter-Roma
B: sì
M: Juventus-Udinese
B: sì
M: Reggina-Milan
B: sì
M: Fiorentina-Parma, che non può non esse messa qui, e Siena-Messina
B: sì
M: ho fatto di cinque, ma si po fa anche di quattro però! Non è che, però, Siena-Messina mi sembra una partita abbastanza importante. Mi sembra, eh?
B: Poi c’è anche Livorno-Sampdoria, che all’andata c’è stato casino. Comunque, vabbé! Vai avanti, tanto questo cambia poco
M: so squadre… so due squadre Livorno e Sampdoria che in pratica so un po’ tranquille
B: Uh, insomma! Mah, vabbé, vai. Tanto questo cambia poco, se ne po aggiungere anche una volendo, però arbitri per la prima fascia ce ne ho pochi. Dimmi
M: Io c’ho messo Bertini…
B: uh
M: Paparesta che ritorna…
B: no, Paparesta non ritorna
M: ritorna venerdì
B: no, Paparesta non ritorna
M: ritorna venerdì
B: ma sei sicuro?
M: sicuro
B: ma se mi ha detto Gigi che questo impegno con l’Uefa lo tiene fuori fino al 12
M: ehm, ti ha detto una ca… ed il 12 quand’è?
B: sabato
M: no, no, lui ritorna venerdì sera… Bertini, Paparesta, Trefoloni, Racalbuto, ci avevo messo Tombolini, poi ha fatto casino con la Lazio, non lo so questo qui com’è, cioè ha fatto casino, ha dato un rigore…
B: uh
M: …e questi qui erano gli arbitri che io avevo messo in questa griglia
B: e Rodomonti al posto di Tombolini, no?
M: o Rodomonti al posto di Tombolini va pure bene
B: ed allora s’era fatta uguale, vedi!
M: io, io credo… credo che questa qui possa essere una griglia… una griglia…
[…]
B: io ce li ho scritti: Bertini, Rodomonti, Trefoloni, poi te mi dici Paparesta, meglio! Paparesta arriva e si fa arbitrare. L’importante è che arrivi di venerdì perché Inter-Roma anticipa al sabato.
M: no, no, venerdì sera lui arriva. No, no, non ci son problemi.
B:Eh, allora bisogna sentire… bisogna che senta Gigi perché io c’ho l’anticipo… l’anticipo di sabato è Inter-Roma. Quindi non posso rischià che questo arrivi lì sabato e va ad arbitrare
M: no, no questo qui è fuori dubbio. No, ma lui io lui l’ho sentito sabato e m’ha detto che venerdì sera rientrava
B: Allora, se rientra venerdì, il quinto è lui
M: … le partite poi…
B: e Tombolini, poi, che… che fa il suo turno di riposo, si… si riutilizzerà quest’altra domenica. Eh, oh
M: è fuori dubbio… no, no è fuori dubbio. Io credo… credo che questa qui non abbia… non abbia nessun problema questa griglia. Penso. Lo penso io, poi sai, nel calcio non si sa mai, se sono problemi o meno, però
B: no, ma anch’io credo a questa qui, eh… l’unica cosa, non mi interessa nemmeno che Bertini va a fare Reggina-Milan che è la sesta volta del Milan e… e da quel momento poi sarà precluso. Pazienza, oh
M: Vabbé, ma se tu stai a guardà queste cose finisci…
B: appunto! Lo dico perché… perché ci sta anche quello! Perché lui l’ha fatta cinque volte, purtroppo questo regolamento del cazzo mi obbliga che più di sei volte non fa la stessa squadra, quindi se fa il Milan, col Milan poi sarà precluso. Lo mettiamo sempre nella griglia sapendo che è precluso. Non è mica un problema, eh! Non farà Milan-Juventus ma, insomma, non è questo poi che ci preoccupa. Perché tanto ha già fatto l’andata, quindi
M: sì, sì… no, ma facciamo in questo modo. Questa qui è sicuramente una cosa buona, dai. Non esiste di meglio in questo momento.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Bergamo-Moratti, dicembre 2004.

Moratti: E’ andata abbastanza bene fino adesso, non c’è stata polemica o casini…
Bergamo: Per fortuna sì, ma si può e si deve fare meglio…
Moratti: Senta, io ci tenevo ad incontrarLa...
Bergamo: Anch’io, perché ci tenevo per farLe una confidenza…
Moratti: Quando Lei aveva un minuto quando passa da Milano…
Bergamo: Lei verrà a Livorno a vedere la gara o la vedrà come?
Moratti: Non lo so, io evito sempre di venire fuori casa…
Bergamo: La settimana successiva…
Moratti: Io sono qua, io sono da quelle parti a Forte eh… sentiamoci un giorno prima del Livorno, se lei ci ha tempo, o due giorni prima…
Bergamo: Ci mancherebbe… io sono a Coverciano che riuniamo gli arbitri…
Moratti: Se vengo su, Lei mi dice ci troviamo qui o…

 

 

 

Bergamo-Moratti, gennaio 2005.


Bergamo: Presidente Moratti sono Bergamo..
Moratti: Volevo chiamarLa io per dirle che poi ho visto anche stò ragazzo (Bertini) che si è comportato benissimo durante la partita che poteva finire in un pestaggio ben grave…
Bergamo: Era diventata la più difficile Inter-Sampdoria, hanno lavorato bene anche gli assistenti…
Moratti: L’ho detto a loro alla fine, guardate proprio bravi, perché era già due volte… bravi a beccarli, come cazzo fate voi a beccarli… mi hanno strizzato l’occhio…
Bergamo: Vediamo di fare dieci risultati partite utili di fila, eh!
Moratti: Pensavo di chiamarLa ieri sera perché poi sono andato dal ragazzo (Bertini); dopo che sono andato dal ragazzo, che si è comportato benissimo, io pensavo poi che era domenica e riceve sempre le telefonate di chi è contento e di chi non è contento…

 

 

La partita in oggetto è dunque Inter-Sampdoria 3-2 del gennaio 2005.
Con la Samp in vantaggio per 2-0 fino al 38′ del secondo tempo, ci saranno 4 minuti di recupero e l’Inter segnerà all’88,’ al 91′, e al 93′.

 

 

In un’altra intercettazione del 10 gennaio 2005, Bergamo chiedeva a Moratti quale arbitro preferisse tra Palanca e Gabriele per Bologna-Inter di Coppa Italia, e il presidente rispondeva “van bene tutti e due“.

 

 

 

Queste le parole di Massimo Moratti riportate oggi dalla Stampa:

“E’ incredibile. Di più, è ridicolo. Che tristezza, forse non si rendono conto di quello che è successo veramente. Guardi è davvero roba da matti, una cosa incredibile, glielo dico sinceramente. Il punto che va chiarito è uno soltanto: so come ci siamo sempre comportati noi dell’Inter e ho letto come invece si comportavano gli altri. E’ tutto lì. La differenza è evidente, è emersa negli anni scorsi e non c’è altro da aggiungere. Che vadano pure a sbobinare tutto quello che vogliono, non c’è alcun problema. Davvero qui arriviamo a situazione ridicole. C’è il tentativo di ribaltare la verità emersa e questo non è giusto. Neppure mi ricordavo di questa conversazione prima di Bologna-Inter, ma se è come dice, mi sembra di aver dato la risposta più giusta. Ho sempre avuto rispetto del lavoro dei designatori e non mi sono mai permesso di fare qualche cosa di irregolare, qualche passo oltre il consentito. Non scherziamo. Mi creda, possono dire e fare ciò che vogliono, ma sono assolutamente tranquillo. So qual è stato il mio comportamento e quindi che non c’è alcunché da temere”.