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La prima di MUTTI A Novara
 

MUTTI:

 

 

MEDIAGOL - All´hotel "La Bussola" di Novara è iniziata la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico del Palermo Bortolo Mutti. Ecco le prime parole dell´allenatore bergamasco, che torna a sedersi sulla panchina rosanero dopo 10 anni. "Ho qualche capello bianco in più in effetti, come alcuni di voi che vedo qui oggi.


Dove possiamo arrivare? Sarà sempre il campo a determinare certi valori, posso dire che oggi ho trovato un gruppo di ragazzi che ha voglia di ricominciare. Sono passate 48 ore un po´ particolari, hanno subito una situazione a cui non erano pronti come il cambio di allenatore, ma si sono messi a disposizione con grande serietà.

 

Il nostro obiettivo è di fare bene, costruire un campionato in tranquillità e di qualità, riuscire a valorizzare giocatori che sono in fase di maturazione e trovare la conferma per i giocatori che ci sono.

 

Gli obiettivi? Sono quelli delle squadre che cambiano molto, ci sono delle problematiche, è giusto tenere un profilo di un certo tipo, poi se il campo dice qualcosa di diverso ce lo auguriamo tutti, ma bisogna tenere i piedi per terra. Il campionato ha tante varianti, è normale avere una certa preoccupazione, ma senza ridimensionare la voglia della gente e il suo entusiasmo. Il nostro è un gruppo di ragazzi di valore".

 

Non avendo ancora a disposizione certe alternative tecniche di valore, anche in allenamento, devo comunque dire che in certi ragazzi che conoscevo ho riscontrato una crescita.

 

Si tratta di giocatori che vogliono uscire da una condizione non tanto difficile, ma precaria. Nonostante la composizione multietnica si parla una sola lingua, quella dello spogliatoio, del campo.

 

Tutti, anche gli stranieri, devono subito integrarsi, bisogna riuscire subito a intenderci e mettersi a disposizione a 360 gradi"

 

"Il contratto scade a giugno? "Con Zamparini non ho parlato di contratto. Io parlo di lavoro, parlo di progetto. A me non preoccupa assolutamente la durata del contratto.

 

Ho una certa età, non corro dietro al contratto, allo stesso tempo penso di avere una possibilità importante con una squadra da plasmare".

 

A Messina siamo arrivati settimi in classifica con una squadra costruita nel tempo. Quello di oggi è un gruppo di ragazzi che è una novità anche per me, è un gruppo davvero molto variegato, diverso da qualsiasi gruppo io abbia mai avuto.

 

Bisogna parlare tutti uno stesso linguaggio. Poi dove possiamo arrivare non si sa. Bisogna avere poca precarietà e tanta ambizione. Lavorare, crescere e riuscire a trovare un´identità ben precisa, un progetto di squadra che calzi a questi ragazzi.

 

È una fase per me nuova, nuovissima, con una parentesi brevissima prima di una sfida delicata come quella di Novara.

 

Da gennaio in avanti, dopo la sosta, avremo le idee più chiare anche dal punto di vista della gestione del gruppo".

 

"Il Novara sta facendo il campionato che ci si aspettava, ha cominciato da neopromossa, coi tempi giusti, è una squadra che si batte con qualità, ha il potenziale tecnico per potersi giocare la salvezza.

 

Giocare la prima in trasferta è uno stimolo in più? Di certo non può essere un motivo di rassegnazione, ma ci deve essere la spinta, la voglia di rompere questo andamento negativo.

 

Portare un risultato positivo a casa deve essere il nostro obiettivo, anche se non sarà facile".

 

"Miccoli ha questa difficoltà al polpaccio, spero di poterlo recuperare per la panchina domani, anche se le possibilità sono poche. Pensiamo di poter contare su Budan. Domani faremo altre verifiche e decideremo gli 11".

 

"Sono felice di trovare Barreto in salute, puntavo molto su di lui quando ero a Bergamo ma non siamo mai riusciti ad averlo in campo. Alvarez l´ho allenato a Bari in quel finale di stagione (è subentrato a Ventura nel mese di febbraio, ndr), era in un momento di difficoltà, spero però che ci possa dare una mano. Ha velocità e qualità, però deve essere più concreto. L´ho visto molto bene".