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ferma a 21 punti


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IL PALERMO VINCE IL TRIANGOLARE CON IL NAPOLI ED IL VALENCIA . Per noi In arrivo BIRSA e PEREZ
 

  

 

 TRIANGOLARE AL PALERMO. IN ARRIVO I

 

CENTROCAMPISTI BIRSA E PEREZ

 

 

 

 

 

Un doppio 1-0 firmato dai nuovi arrivati in casa rosanero, ovvero Maccarone e Pinilla, che saranno certamente due dei principali protagonisti del campionato 2010-2011, consegna la vittoria del Triangolare, denominato "Assemblea Regione Sicilia", alla squadra di Delio Rossi.

 

 

 

 

In un "Renzo Barbera" che ha assistito alla presentazione della squadra accompagna musicalmente dalla trionfale "Cavalcata delle Valchirie", il Palermo ha avuto la meglio su Napoli e Valencia, dimostrando una buona condizione fisica e un'ottima organizzazione di gioco.

 

 

La squadra totalmente si è espressa al meglio, grazie ad una squadra schierata corta per conpensare la mancanza dei due centrali difensivi , di due centrocampisti e di un'altra punta in sotituzione di Cavani ceduto al Napoli.

 

 

 

 

Ma Rossi riesce a tenere corta la squadra ed andare avanti nonostante i ripetuti errori fi Pastore con passaggi agli avversari, palle perse o spunti interessanti poi culminati o con la palla persa o fermato dai difensori o cross dove non c'è nessun compagno. Insomma non ci ha fatto mancare nulla di tutto il meglio del peggio del suo repertorio già messo in mostra nell'Argentina. Tanto fumo e niente arrosto.

 

Anche se è vero che il gol di Maccarone è arrivato dopo un suo inserimento sulla sinistra e concluso in rete dall'attaccante palermitano.

 

 

 

 

A dimostrazione che quando sosteniamo che dovrebbe giocare solo dentro l'area per rendere qualcosa sembra essere conferamato dall stesso Pastore che fuori area è un disastro.

 

Così come Hernandez un giocatore assolutamente inutile in avanti e che anche lui secondo noi riesce a rendere qualcosa solo se gioca in area , ma oggi ha fallito anche quì. Di una abbondante spanna in su Maccarone e Pinilla autore quest'ultimo di un grandissimo gol di testa gol di cui si era persa memoria alla Favorita. Ed ancora è molto lontano dal migliore stato di forma. Concreto ed essenziale, sarà un punto di forza di questo nuovo Palermo.

 

 

 

 

Sono da evidenziare  le prestazioni molto positive di Nocerino e Migliaccio mentre elementare il gioco Munoz , non particolarmente incisivo Darmian, imbarazzante Garcia sempre fuori posizione e con cross smpre fuori misura o proprio fuori mentre risparmia brutte figure lasciandoli in panchina , ed inserendoli solo nei mnuti finali , a Kasami ed, a Glick, responsabile del primo e del terzo gol del Camerun contro la Polonia realizzati da giocatori sotto diciamo così il suo controllo e così in campo anche Della Fiore l'unico vero centrale difensivo del Palermo che certamente ha giocato la sua onesta partita senza demeritare. Per Munoz il posto di titolare ancora è molto lontano.

 

 

 

 

 

Per i 16mila presenti al Barbera però è stata una festa in attesa dei rinforzi e vediamo se indoviamo i prossimi due centrocampisti del Palermo arriveranno il primo dall'Uruguay, mentre l'altro arriverà da un paese dell'est, diciamo la Slovenia ed i questo caso si tratterebbe di un giocatore che il Mondiale gli ha permesso di guadagnarsi un po’ di vetrina, dopo una stagione e mezza di buon livello nell’Auxerre: ha 23 anni, è elegante, ha l’inventiva di un rifinitore e la saggezza di un playmaker. Si chiama Valter Birsa.

 

 

 

 

ROMA, 26 giugno - Nell’Auxerre ha scelto la maglia numero 9, ma Valter Birsa non è un centravanti: gli piace giocare sulla trequarti, alle spalle delle punte, per sfruttare la sua creatività, i suoi passaggi filtranti, i suoi lanci in profondità, il suo tiro da fuori area, un sinistro vellutato e potente.

 

E’ un fantasista che illumina la manovra e fa cambiare ritmo alla squadra, mettendosi comunque al servizio dei compagni: è elegante, ha l’inventiva di un rifinitore e la saggezza di un playmaker.

 

E’ mancino, ha un tocco morbido, accelera e serve l’attaccante. Ha classe, però non è anarchico e dispersivo.

 

Con la Slovenia, durante il Mondiale in Sudafrica, ha cercato di catturare le attenzioni dei grandi club e ha segnato un gol contro gli Stati Uniti, partita terminata 2-2.

 

 

E’ arrivato in Francia nel 2006, dopo essere stato eletto miglior giocatore del suo Paese: a scoprirlo era stato il Sochaux, che lo aveva acquistato in cambio di un milione e trecentomila euro.

 

Nel giugno del 2009, storia di un anno fa, al termine di sei mesi di prestito, l’Auxerre ha deciso di riscattarlo versando al Sochaux gli stessi soldi che aveva speso.



Birsa è una mezzapunta che offre diverse soluzioni tattiche ai suoi allenatori: può giostrare nel ruolo di trequartista classico, in un 4-3-1-2, ma può anche partire in una linea a cinque di centrocampo, con la libertà di inserirsi, di allungare il passo e di assistere il lavoro degli attaccanti.

 

Ha ventitré anni, l’età giusta per tentare il salto di qualità: ha un contratto che scade nell’estate del 2011 e finora non ha avuto colloqui con l’Auxerre per prolungarlo. In passato era stato seguito dal Napoli, dal Palermo e dalla Lazio.

 

Il Mondiale gli ha permesso di guadagnarsi un po’ di vetrina, dopo una stagione e mezza di buon livello nell’Auxerre: in Ligue 1, nel 2009-10, ha totalizzato trentacinque presenze e ha realizzato tre gol contro il Bordeaux, il Nancy e il Saint Etienne.

 

Il tecnico Jean Fernandez l’ha schierato quasi sempre dietro le punte o a centrocampo, fra due mediani e due esterni. Ma alcune volte, nel tentativo di sfruttare il dribbling dello sloveno, l’ha spostato sulla fascia sinistra: Birsa ha sempre garantito un rendimento elevato e ha contribuito, nell’ultima stagione, al terzo posto in campionato dell’Auxerre e alla qualificazione ai preliminari di Champions League.

 

La squadra di Fernandes è sempre piaciuta per la sua organizzazione di gioco e i grandi equlibri fra reparti: ha chiuso il torneo con la difesa meno battuta (29 reti).



Valter Birsa è nato il 7 agosto 1986 a Sempeter Pri Gorici. E’ un centrocampista brillante, dalla muscolatura potente: è alto un metro e 84 per un peso di 79 chili, ha una predisposizione alla fase offensiva, ma aiuta gli altri centrocampisti in copertura.

 

Ha cominciato la carriera da bambino, a cinque anni: il suo primo club è stato il Bilje, che porta il nome di un piccolo paese vicino a Nova Gorica. Più avanti è entrato nel settore giovanile del Primorjie e in seguito è stato tesserato dalla ND Gorica, che all’età di diciassette anni l’ha lanciato nel professionismo: sessantuno partite, ventisei gol e il passaggio al Sochaux. Prima di accordarsi con la società francese, Birsa aveva respinto un’offerta del Psv Eindhoven.

Nel 2004 era già uno dei leader dell’Under 21 e due anni più tardi è stato eletto come il talento più promettente del suo Paese. E’ diventato anche il più giovane giocatore nella storia della Slovenia, debuttando il 28 febbraio 2006 contro Cipro, sfida vinta per 1-0. In carriera, finora, ha conquistato tre trofei: ha infilato in bacheca due scudetti con la ND Gorica nel 2005 e nel 2006.

 

Ma anche in Francia è riuscito a scrivere il suo nome in un albo d’oro, aggiudicandosi la Coppa nazionale, dopo aver battuto in finale nel 2007 - ai calci di rigore, 5-4 - l’Olympique Marsiglia. L’allenatore del Sochaux era Alain Perrin, che adesso lavora in Qatar e guida l’Alkhor. Con lui in panchina, lo sloveno è stato subito promosso nel blocco dei titolari: trentuno presenze e tre gol in campionato.



Birsa si è guadagnato stima e credibilità in Francia. E nello scorso mese di dicembre è stato protagonista di un grande gesto di fair play. Durante la 19ª giornata di campionato, in occasione della gara con il Marsiglia, ha convinto l’arbitro Philippe Malige a non espellere un suo avversario, Bakary Kone.

 

 

Le parole di Birsa hanno spinto il direttore di gara, che aveva già tirato fuori il cartellino rosso, a fare retromarcia. Malige era convinto che Birsa fosse stato colpito da una gomitata. Una bella lezione di sportività.


In prospettiva interessante un giovane centrocampista dalla Croazia ed in questo caso potremmo  parlare di  Milan Badelj,  vent'anni, che è un centrocampista di sostanza e qualità. E' uno dei protagonisti della brillante stagione della Dinamo Zagabria, prima in classifica (con quattro punti di vantaggio sull'Hajduk) e vicino alla conquista del quarto scudetto di fila. Con una doppietta al Rijeka, gara terminata 4-0, Badelj si è meritato la copertina nell'ultima giornata
.



Viene considerato il nuovo BOBAN - Ha classe e temperamento: può fare il playmaker in un 4-4-2 e il rifinitore in un 4-3-1-2, ma è stato provato con buoni risultati anche nel ruolo di esterno destro, visto che salta l'uomo e arriva al cross con facilità.

 

Ha le proprietà tecniche di un numero dieci, però non è un fantasista: partecipa alla manovra, lavora in copertura, non è innamorato del dribbling, anche se ha un elegante controllo del pallone ed è capace di entusiasmare i tifosi dello stadio Maksimir. Badelj ha la corsa e la progressione di una mezzala moderna: nella Dinamo Zagabria ha preso il posto di Luka Modric, ceduto nella scorsa estate al Tottenham.

 

Penso che se scommettesi come dice il Presidente 100 euro contro il milione offerto in cambio da parte di Zamparini, forse avrei il milione in tasca a meno che pur di non farmi vincere ne cambi uno in corsa, ma non credo che sarà così.

 

 

 

 

 

 

 

 

Diego Pérez - Monaco

 

  • Data di nascita18/05/1980
  • Luogo di nascitaMontevideo
  • NazionalitaUruguay
  • Altezza1.77 m
  • Peso81 kg
  • PosizioneCentrocampista
 
 

QUESTA STAGIONE

 

Competizione Squadra Camp. Inizio Sost Goals
 
 
Ligue 1 Monaco - - - - - -
World Cup Uruguay 7 7 - - 2 -

 

 

CARRIERA 

 

 

Stagione

Camp. Gol Squadra  
2010 - 2011 0 0 Monaco  
2009 - 2010 23 0 Monaco  
2008 - 2009 22 0 Monaco  
2007 - 2008 25 0 Monaco  
2006 - 2007 25 2 Monaco  
2005 - 2006 22 0 Monaco  
2004 - 2005 29 0 Monaco  
2004 13 2 Peñarol  

 

 

e così credo che si stia chiudendo per Birsa e Perez dell'Uruguay  .

 

 

 

 

 

 

Secondo indiscrezioni raccolte da SkySport, il Palermo avrebbe sondato il terreno per Anton Ferdinand (25), difensore inglese di fascia o centrale difensivo e fratello minore del più famoso Rio Ferdinand, colonna della nazionale inglese e del Manchester United.

 

Il giocatore gioca nel Sunderland e un suo trasferimento in Italia non sarebbe così improbabile, vista la volontà del giocatore di misurarsi in un campionato straniero. Ferdinand ha militato per diverse stagioni anche nel West Ham.

 

E per i rosa sarebbe una buona scommessa , tifiamo per lui.