TOKYO - La situazione alla centrale nucleare di Fukushima è stabile e "non peggiora, ma c'è ancora molto lavoro da fare". Questa la valutazione del governo di Tokyo, mentre nell'impianto danneggiato dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo si continua a lavorare per raffreddare i reattori e nell'acqua di mare della zona sono stati trovati livelli di iodio radioattivo 1.250 volte superiori alla norma. In questa situazione le autorità consigliano di andarsene alla popolazione residente in un raggio di 20-30 chilometri intorno alla centrale.
In una conferenza stampa il capo di gabinetto Yukio Edano ha parlato di fase in cui "si impedisce il peggioramento" ed "è difficile prevedere la fine della crisi" nella centrale. La radiottività, infatti, continua a frenare gli sforzi degli uomini della Tepco, il gestore dell'impianto, e di tutti i tecnici coinvolti, inclusi quelli delle forze armate nipponiche, impegnati nella messa in sicurezza della struttura. Intanto, il premier Naoto Kan ha nominato Sumio Mabuchi, ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, consigliere speciale per la gestione della delicata situazione alla centrale in collaborazione con Tepco.
Quanto ai livelli di iodio radioattivo nell'acqua di mare, l'Agenzia giapponese della sicurezza nucleare ha precisato che sono stati misurati dalla Tepco a circa 300 metri al largo del reattore 1 dell'impianto. "Se bevete 50 centilitri di acqua corrente con questa concentrazione di iodio, raggiungerete in un sol colpo il limite annuale che potete assorbire. E' un livello relativamente elevato", ha spiegato un portavoce dell'Agenzia.
Tra i controlli che vengono effettuati, ci sono quindi quelli sull'acqua di mare a 30 chilometri dalla centrale. Le autorità sono in ogni caso convinte che i dati mostreranno che non c'è motivo di preoccupazione per un'eventuale contaminazione del pesce.
(La Repubblica)