La cordata americana di Thomas DiBenedetto ha firmato un contratto preliminare per l'acquisto dell'As Roma.
L'accordo - raggiunto con la controllata di Italpetroli, Roma 2000 - prevede il passaggio del pacchetto di controllo del club giallorosso, pari al 67% del capitale, nelle mani della cordata americana (al 60%) e di UniCredit (al 40%).
Con una notizia flash il sito 'Repubblica.it' da notizia dell'avvenuta firma a Boston fra Unicredit e la cordata americana capitanata da Thomas DiBenedetto che sancirebbe ufficialmente il passaggio della Roma dalla famiglia Sensi al gruppo statunitense.
L'annuncio della fumata bianca è stato poi dato da Pallotta e DiBenedetto. Con l'ingresso di Thomas DiBenedetto, James Pallotta, Michael Ruane e Richard D'Amore inizia una nuova era per la squadra giallorossa e forse per tutto il calcio italiano, che vede lo sbarco dei primi proprietari, e capitali, stranieri in serie A.
foto ANSA
La conferenza stampa integrale di Thomas DiBenedetto e Paolo Fiorentino (Unicredit):
"The deal is done, l'affare è concluso. Aspettiamo di mettere a posto cose dal punto di vista regolatorio. Ci sono stati punti complicati ma non ho mai sentito di poter mollare. Il prezzo di una cosa come la AS Roma è sicuramente grande. Sono determinato a superare ostacoli, grazie a pazienza della banca e ai partner abbiamo superato le difficoltà. Abbiamo lavorato intensamente in questi giorni. Il nostro obiettivo era quello di trovare un parner che potesse valorizzare un asset sportivo dalle grandi potenzialità commerciali. Crediamo che questa sia l’apertura di un modo alternativo di concepire lo sport. Calcio non solo come passione ma anche come commercio. Ci sono modi di valorizzare il marchio. Partner che hanno forte senso di essere italiani, siamo molto contenti e speriamo di dare alla città un riscontro positivo.
Cosa pensa delle parole di Berlusconi?
DiBenedetto: Sono molto grato a Berlusconi per il benvenuto. Il nostro obiettivo è di avere lo stesso successo con la Roma di quello che ha avuto lui col Milan.
Dettagli dell’operazione?
DiBenedetto: Non siamo ancora autorizzati a fornirli. A breve uscirà un comunicato stampa.
Cosa porterebbe da Roma a Boston e viceversa?
Da Boston porterei a Roma lo stadio dei Red Sox. Da Roma porterei a Boston il Colosseo
Quale sarà la percentuale delle quote che andranno ad Unicredit?
Fiorentino: C’è interesse comune ad ampliare la rosa di investitori anche in Italia. Dobbiamo trovare investitori interessati al progetto, c’è grande interesse. Sono d’accordo con Tom, valuteremo chi possono essere investitori che possano dare valore all’asset.
C’è stato molto scetticismo ed esposizione mediatica sulla trattativa. La Roma è stata data ai migliori interlocutori possibili?
Fiorentino: Siamo partiti con questo processo, in totale condivisione con la famiglia Sensi, con il supporto di un investiment bank che ha sondato il mercato internazionale. Abbiamo verificato i potenziali investitori interessati, siamo arrivati alla short-list e poi all’esclusiva a Tom. Abbiamo seguito i normali criteri che seguiamo quando dobbiamo valorizzare un asset. Rispetto allo scetticismo, è evidente che il deal è molto complesso, questo è il pezzo di una ristrutturazione di un debito che avevamo con l’Unicredit. Tutto è stato fatto in totale trasparenza. Abbiamo fatto il meglio seguendo un processo standard col supporto di professionisti.
DiBenedetto: Non mi aspettavo tutta questa attenzione e questa pressione. Sapevo della grande passione per il calcio in Italia e a Roma. Condivido questa passione, anche se non ho mai giocato. Mio padre giocava a livello professionistico e ho seguito i miei cinque figli che hanno giocato a calcio.
I tifosi della Roma si aspettano una grande campagna acquisti.
DiBenedetto: In base alle nuove regole UEFA sarà sempre più importante selezionare i migliori giovani. Voglio i migliori manager in grado di fare questo, perché in futuro sarà un vantaggio. Un punto positivo sarà avere giocatori di Roma che giocano per la Roma.
Quanto c’è di cuore e quanto c’è di business nell’acquisto della Roma?
DiBenedetto: L’aspetto del business è stato importantissimo, ma amo Roma e voglio fare qualcosa di grande per questa città. Sono orgoglioso delle mie origini italiane e per questo motivo voglio fare grandi cose.
Questo il commento di Gianluca di Marzio : "Adesso, però, serve un programma ambizioso dopo un tira e molla durato a lungo: Franco Baldini in cabina di regia è una garanzia,Ancelotti allenatore pure, sarebbero due tasselli importanti per ripartire. Montella, però, merita rispetto e soprattutto serenità per cercare di raggiungere la Champions.
Poi, altro nodo da sciogliere, sarà quello dell'eventuale convivenza tra Montali e Sabatini: l'ex ds del Palermo prentende massima indipendenza, Montali accetterà ? O meglio, Sabatini accetterà di lavorare con Montali ?"
Ai microfoni di Radio Sportiva, Aldo Agroppi, ci aiuta a fare il punto sui fatti del giorno.
Iniziamo dalla Roma: "Si chiude l´era Sensi, un uomo che la città di Roma deve ringraziare per tutto quello che ha fatto per la società giallorossa. Spero che oltre alle possibilità economiche, che sembrano enormi, ci sia anche una grande competenza quando si tratterà di ricostruire la squadra."
Ancelotti: "Sono le società che vincono, grazie all´aiuto dell´allenatore ma comunque sono i Presidenti che devono scegliere le persone giuste per raggiungere gli obiettivi prefissati. L´allenatore conta il 20%."
Zamparini: "E´ un Presidente con grandi possibilità economiche ma che, a causa della voglia di apparire, fa dei danni mortali alla propria società poichè mette l´allenatore in una posizione di disagio."
Di italiano non sa ancora una parola. Anzi, due le sa: «Forza Roma». Ed è quanto basta per accendere l’entusiasmo dei tifosi giallorossi.
Questo è successo al suo arrivo a Marzo a Roma quando Thomas DiBenedetto era sbarcato nella Capitale per concludere la trattativa per l’acquisto del club giallorosso.
L’imprenditore americano, a capo della cordata che ieri sera ha concluso l’acquisto della Roma, quando era arrivato all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino proveniente da Boston ai giornalisti e fotografi aveva regalato solo poche battute. «I’m very happy to be in Rome», e poi «Forza Roma, forza Roma».