CERCA NEL SITO CON GOOGLE
 
La febbre Rosanero è
ferma a 21 punti


\\ Indice : Notiziario : Notizie
CALCIO SCOMMESSE.NEL MIRINO 3 PARTITE DI SERIE A
 

 

 

Milano, 2 giugno 2011 - La notizia del nuovo scandalo scommesse che scuote il calcio italiano è piombata sul mondo del pallone come un vero e proprio uragano. Sarà per i volti noti coinvolti, su tutti Beppe Signori, uno che aveva fatto sognare i tifosi della Lazio e quelli della nazionale a Usa 94, e Bettarini, che invece deve la sua fama più alle cronache gossippare che alle prestazioni sul campo di gioco.

 

 

 

Sarà perché il malaffare sembra pervadere ampi settori dell'universo calcistico, e il fatto che siano coinvolte le serie minori appare - considerando come il sistema si basi proprio sulla forza della "base" - ancora più inquietante.

 

    

 

 

E comunque gli ultimi sviluppi dell'inchiesta sembrano stendere ombre anche sulla Serie A, che in qualche modo è già coinvolta dato che l'Atalanta, il cui capitano Doni è coinvolto nell'inchiesta, ha appena conquistato sul campo la promozione nella massima divisione.

 


Dalla ordinanza emessa dal tribunale di Cremona si evince come anche il campionato di Serie A sia stato "toccato" dallo scandalo scommesse.

 


Sono tre le partite finite  nel mirino : INTER-LECCE , INTER-CHIEVO e BRESCIA-BOLOGNA.



Sulla stampa specializzata, però, non tutti si sono stupiti per il nuovo scandalo, che ricorda il precedente del 1980, che costò caro al Milan di Farina e a campioni come Bruno Giordano o Paolo Rossi, che due anni dopo sarebbe comunque diventato un eroe nazionale al Mundial di Spagna.

    

 

La Gazzetta dello Sport, infatti, in un editoriale di Ruggiero Palombo scrive espressamente che l'inchiesta di Cremona "non è un fulmine a ciel sereno". Quella che emerge "è la fotografia cruda e spietata del livello di inquinamento del nostro calcio e consola assai poco sapere che il fenomeno ha ramificazioni internazionali".

 

 

Dietro lo scandalo, poi, le storie di ordinario dramma privato, come quello di persone che faticano a gestire la fama e si trovano coinvolte in giri vorticosi - e spesso patologici - come quello delle scommesse. Paradigmatica in questo senso la vicenda di Marco Paoloni.

   

Pochi giorni fa era diventato un eroe per la sua prestazione nelle file del Benevento, impegnato nei playoff di Lega Pro, ora è uno dei principali imputati dell'inchiesta.

 

Il 27enne portiere ora in forza alla squadra campana, è infatti accusato di essere il responsabile di una serie di raggiri, tra i quali spicca la clamorosa vicenda del sonnifero che lui avrebbe somministrato agli ex compagni della Cremonese per favorire la vittoria degli avversari della Paganese, su cui si erano concentrate le scommesse.


 

Dietro le truffe, però, anche in questo caso, il dramma umano: il calciatore infatti si sarebberovinato con le scommesse e sarebbe braccato, oltre che dagli inquirenti,anche dagli strozzini..

 

  

La nuova bufera del calcio scommesse che sta travolgendo il mondo del calcio rischia di allargarsi a macchia d’olio. Dopo l’uscita dei verbali ecco alcune delle intercettazioni pubblicate: i nomi che ne escono veramente peggio sono quelli di Beppe Signori, di Marco Paoloni, l’unico di cui ieri la questura di Cremona  ha fatto il nome, Cristiano DoniAntonio Bellavista e Stefano Bettarini.


 

In una telefonata del 17 marzo, Massimo Erodiani, proprietario di una tabaccheria a San Giovanni Teatino, provincia di Chieti, comunica aMarco Pirani, dentista, la sua assoluta certezza sulla vittoria dell’Inter contro il Lecce e del relativo over che tutti si aspettavano.

  

In seguito, in un’altra telefonata a Paoloni, Erodiani dice che anche il famigerato gruppo degli “Zingari” vorrebbe scommettere sull’incontro ma, prima di farlo, pone la condizione di incontrare almeno due calciatori.

 

 

Questa situazione non si materializzerà e la partita, terminata 1-0 per l’Inter con goal di Pazzini, non rispetta le aspettative della combriccola.

 

 

Il fallimento della scommessa, porta Antonio Bellavista a telefonare a un suo amico scommettitore, Fabio Daledo. Nella conversazione viene reso noto che il clan dei “Bolognesi” ha perso 300 mila euro per la mancata combine e questo comporta una richiesta di restituzione di soldi da parte di Signori e soci.



Si parla, quindi, di un danno enorme che a Bologna sarebbe stato subito dagli scommettitori illusi di conoscere l’andamento delle partita, terminata, invece, nella maniera meno attesa.

 

 

 

Daledo, dal canto suo, riferisce che Paoloni risulta inaffidabile oramai: anch’egli è indebitato e gli aveva dato false speranze anche per altri incontri.

 

 

 

 

 

Telefonini usati soltanto per comunicare gli imbrogli. Ma le chiacchiere, le pianificazioni di partite da truccare, gli inviti a scommettere, e anche le minacce perché un match non era andato come previsto, sono state intercettate e registrate. 

 

 

 



L'uomo da 200 gol in serie A
È Beppe Signori di cui parlano due degli indagati. È il 10 marzo scorso e la telefonata dura quindici minuti. A parlare è Massimo Erodiani, tabaccaio che fa da tramite tra i gruppi degli “Albanesi” e degli “Zingari” che finanziavano la corruzione dei giocatori. È lui che fa il nome di Signori: «.....no no no no ti ripeto....perché dopo parlando.....no perché veniamo da Bologna perché siamo andati a parlare con un personaggio importante perché vorremmo farlo entrare con noi di qua e di la'... non ti sto dicendo i nomi m'ha fatto.... ho detto va' beh se non me lo dici è beppe signori..... ghiacciati ... sono rimasti ghiacciati». L'ex uomo da 200 goal in serie A è un personaggio importante per l'organizzazione. Dopo il flop di Inter-Lecce, partita regolare nonostante il millantato accomodamento, la preoccupazione di Erodiani è «in primis fare recuperare i soldi a te…a Manlio e a Beppe (che aveva perso 150 mila euro, ndr)… la prossima partita ve la diamo gratis e loro recuperano tutto».

 

 

 



Il Bello 
Tra gli intercettati e indagati c'è anche l'ex giocatore Stefano Bettarini, che si dichiara estraneo e annuncia querele, ma parla con Antonio Bellavista, ex calciatore che lo invita a scommettere su Inter-Lecce. È il 19 marzo. «...Per domani se ti do una chicca?» e Bettarini che ha probabilmente perso sulla partita dell'Atalanta «...nooo!!!», ma Bellavista insiste: «....ehhh.....ci sto a lavorare vediamo...un over» e lo convince: «...allora spero che la chicca me la dai pure a me». Si tratta di una scommessa over (almeno tre gol in campo) «....eh basta che non te lo dice all'una ...eh va beh l'importante l'importante che.....lavorare bene non come oggi che hanno lavorato». Commentando la scommessa persa dice «...si roba da....da da da ufficio....quando si muovono loro fanno sempre casino...». 

 

 

 



Il capitano 
È Cristiano Doni, capitano dell'Atalanta. Per l'accusa, complice dell'organizzazione nel far vincere la squadra bergamasca con tre gol di scarto sul Piacenza il 19 marzo. Due degli indagati spiegano come dovrà andare: l'attaccante dovrà stringere la mano al difensore per suggellare il patto illecito. «...Emi stava dicendo lì che si è sentito con.. con Doni.... di là no? Allora m'ha detto secondo te ...te lo dico a te...cerchiamo di farlo..perché giustamente anche per ..così siamo più sicuri..se Doni va lì e gli dà la mano all'inizio della partita no? ..e gli dice ..ti mando i saluti di nicola capito...». 

 

 

 

 



Le minacce 
Non tutti gli incontri andavano come promesso e allora in alcuni casi scattavano le minacce. Il gruppo dei Bolognesi se la prende con Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese e indicato come l'avvelenatore dei compagni con il sonnifero. «Poi veramente la gente ti viene a sparare... ti faccio vedere io che fine fai… vengo io a casa tua… i soldi a me velocemente… i 13mila euro se no stasera sono a casa tua… vai dove ca..o.. devi andare... dagli usurai… vatti ad ammazzare ma portami i 13mila euro». 

 

 

 



Juve, Toro, Chievo e le altre 
Nelle conversazioni e negli sms si parla di match su cui però la Procura non fa contestazioni. Giannone, uno degli arrestati, dice: «L'anno scorso ho fatto il Chievo a Milano… Over tre e mezzo… si sono presentati là… mi hanno detto, vi facciamo vincere la partita, fateci fare un gol…! … La partita mi sa che finì tre a uno… quattro a uno…». Il 28 marzo Erodiani parla delle quote delle puntate sull'incontro Brescia-Bologna, manda sms che riguardano l'anticipo della Juventus: «Hai visto la Juve? Quello mi ha detto che ci pensavano stanotte e domani mi davano una risp x vedere il film delle 3,50.. Secondo me se ci giocate voi vincete lo stesso... Del Neri deve morire....». Gianfranco Parlato uno degli arrestati dice a Erodiani: «...tra tre settimane hanno dentro il Toro (Torino)......» e lui «Ah ah ah ah è però già sabato hanno fatto i disastri...». L'altro incalza: «Eh eh però hanno fatto i disastri come posso dirti è andata male è andata male amen però hai capito... loro non è che sono addormentati... loro sono svegli poi sanno che non è che possono fare chissà... cazzo di cose quindi loro se possono fare due conti ci stanno le condizioni che mi hai detto l'altro giorno ci sono tutte... ci sono con inc... capito?».