Come avevamo anticipato più di un mese fa nel corso della nostra trasmissione "Rosanerosiamonoi" in collegamento telefonico con Antonio Bartolomucci di Mediaset Sport con la chiusura dei campionati sarebbe partita la seconda ondata di denunce ed arresti per giocatori e squadre di serie che rischia di capovolgere i risultati finali del campionato ed a conferma di quanto detto nel corso della trasmissione ecco i primi clamorosi arresti.
"Dalle prime luci dell'alba, gli uomini della Polizia di Stato di Cremona, Brescia, Alessandria, Bologna e del Servizio Centrale Operativo (Sco) stanno eseguendo 19 provvedimenti restrittivi e numerose perquisizioni in Italia e all'estero nei confronti di appartenenti ad una organizzazione transnazionale dedita alla combine di partite di calcio (match fixing), operante in Italia e in diversi Stati esteri", dice la nota.
"Tra gli arrestati Mauri Stefano, calciatore, capitano della S.S. Lazio e Milanetto Omar, già calciatore del Genoa, attualmente in forza al Padova calcio", dice la nota, precisando che i destinatari dei provvedimenti devono rispondere "di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva".
L'operazione costituisce una nuova tranche dell'inchiesta conclusasi lo scorso 17 dicembre con l'arresto di 17 persone. In una prima fase, nel giugno 2011, erano state tratte in arresto altre 16 persone, tra cui Beppe Signori.
"Per conto del gruppo criminale transnazionale, i giocatori italiani - militanti in serie A, B, Lega Pro - avrebbero agito, a vario titolo, come referenti del sodalizio transnazionale sul territorio italiano per la combine delle partite di calcio", spiega la polizia.
In Ungheria, intanto, è in corso l'arresto di cinque esponenti "del gruppo criminale transnazionale facente capo al boss singaporiano Tan Seet Eng, colpito da provvedimento restrittivo nel dicembre scorso e ritenuto il capo dell'organizzazione internazionale dedita al match fixing".