PALERMO, 3 dicembre 2009
Due persone a bordo di un ciclomotore hanno preso a calci l'auto sulla quale si trovavano i calciatori del Palermo Edinson Cavani e Nicolas Bertolo, che. non sono comunque mai venuti a contatto con i loro aggressori che sono poi fuggiti.
L'auto dei calciatori era ferma a un semaforo in Via Pitrè al termine dellì'allenamento al Tenente Onorato a Boccadifalco. L'aggressione è stata denunciata dalla società del Palermo. Indagini sono in corso.
Per loro oggi 24 ore di rposo.
Il Presidente Zamparini invita la città ad isolare questi malviventi che non crede siano tifosi.
Le ultime notizie parlano di uno scooter che ha affiancato l'auto e i due a bordo, giovani o forse addirittura giovanissimi secondo le prime indiscrezioni, iniziano a dare calci alla macchina, poi anche colpi di catene e lucchetti sui vetri.
Alla guida dell'auto c'era Cavani che ha dato gas ed ha cercato di sfuggire ai due che però hanno inseguito i calciatori e sarebbero riusciti, sempre secondo le prime voci, a rompere un vetro prima di dileguarsi.
I due calciatori avrebbero subito chiesto aiuto al club (che ha poi pubblicato sul sito ufficiale la denuncia della "vile aggressione"), sono stati ascoltati dalla Digos e quindi riaccompagnati a casa.
Ed è stato il dirigente Giuseppe Del Bianco ieri sera a stare vicino più degli altri per tutto il tempo ai due calciatori del Palermo Edinson Cavani e Nicolas Bertolo una volta appresa la notizia che erano stati aggrediti da due balordi.
Il dottor Del Bianco, che all'interno del Palermo ricopre la carica di direttore di gestione, è stato vicino ai due giocatori quasi come un padre per tutta la sera ed ha anche avvisato dell'accaduto tutti gli altri componenti del club rosanero.
Successivamente è passato a trovare i due calciatori anche l'amministratore delegato Rinaldo Sagramola.
Cavani, l'agente: "Andare via
dopo aggressione? Non è da
Edy"
I due calciatori rosanero si sono recati nella serata di ieri in Questura per la deposizione e le autorità giudiziarie stanno indagando per risalire agli autori del deplorevole gesto. A questo proposito Mediterraneonline.it ha raggiunto in esclusiva il procuratore del numero 7 rosanero, Pierpaolo Triulzi.
Pierpaolo, come sta adesso Cavani?
"E' un po' scosso, però fisicamente non c'è alcun problema. Un grazie va al Palermo che è stato vicino per tutto il tempo a Edy. Il loro appoggio è totale".
Ieri si è detto che Edinson dopo aver subito l'aggressione per un momento ha pensato di andar via. Lo ha pensato davvero sul momento? Questo episodio potrebbe mettere a rischio la permanenza di Cavani a Palermo?
"Magari può essere un pensiero del momento che verrebbe a tutti, però non rispecchia il suo modo di pensare, la sua professionalità e il suo carattere. No, questo episodio non mette a rischio la sua permanenza futura nel Palermo."
Domenica sarà regolarmente della partita o potrebbe accusare il colpo a livello psicologico?
"Questo spetta al mister, valuterà e deciderà l'allenatore, ma dal mio punto di vista non credo ci siano problemi".
Prima la rapina a Miccoli, adesso l'aggressione a Cavani e Bertolo. Potrebbe esserci qualche azione contro il Palermo o secondo te si tratta di episodi isolati?
"Questo non lo so, so quello che è successo ieri e credo sia un episodio isolato. Edinson e Bertolo si sono trovati trovati al posto sbagliato nel momento sbagliato. Non credo ci sia qualcosa contro il Palermo, ma ci diranno gli inquirenti che stanno indagando".
Palermo da quello che ci risulta si è dimostrata vicina al ragazzo…
"Fa piacere questo affetto. Certo, farebbe più piacere se fosse dimostrato anche quando non accadono queste cose".
Infatti nelle ultime partite è stato fischiato dal pubblico del Barbera. Come ha preso i fischi dei sostenitori del Palermo?
"Come tutti non bene però è un professionista e sa che sono le regole del gioco. Certo, non è piacevole ma ora è il momento di dimostrare che la gente sta vicina alla squadra e speriamo che i fischi si trasformino in applausi".