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ZAMPARINI: "La Lega deve decidere la carriera degli arbitri"

 
 
 
 
 
 
  
 
 

«La Lega deve decidere la carriera degli arbitri con i voti di fine anno. L'assemblea di Lega, a maggioranza, dovrebbe dare voti da 4 a 7. Chi prende 4, non arbitra più in Serie A».

 

 

Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, rilancia il progetto di un controllo della Lega Calcio sulla classe arbitrale. «A decidere la carriera non deve essere la federazione o il settore arbitrale. Deve essere la Lega con giudizi da 4 a 7. I voti dovrà deciderli la maggioranza della Lega, non da 4 o 5 società potenti», dice Zamparini all'emittente Radio Radio.

 

Ieri il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha risposto «Non se ne parla proprio» a chi prospettava l'ipotesi di una 'supervisionè della Lega nei confronti dei fischietti. «Gli arbitri saranno condizionati solo dall'assemblea della Lega, non da fattori esterni. Serve un monitoraggio e poi, all'inizio dell'anno, serve un sorteggio che definisca arbitri per 3-4 mesi di campionato.

 

 

Un pò come avviene in Inghilterra o in Germania: lì gli arbitri non sono autonomi», prosegue Zamparini delineando l'auspicata svolta. «Se i direttori di gara diventano una corporazione esercitano un potere e non forniscono un servizio. Gli unici paletti possono essere posti dalla Lega», aggiunge prima di soffermarsi anche sull'attuale gestione tecnica della categoria.

 

«Sicuramente gli arbitri devono avere maestri buoni. Non sempre un buon direttore di gara è un buon maestro. Un conto è praticare, un altro conto è insegnare.

 

 

Può darsi che Collina non sia un grande educatore, poi lo diranno i risultati», dice riferendosi al rendimento della 'squadrà guidata dal designatore Pierluigi Collina.